domenica 2 aprile 2023

Rumore bianco - Don DeLillo


Titolo originale: White Noise (1985)

Jack Gladney è professore di studi hitleriani presso un campus dove i detriti della cultura popolare americana sono divenuti la nuova bibbia e il supermarket la sua biblioteca. Come dice Murray J. Siskind, collega di Jack e profeta dell'apocalisse postmoderna, il supermarket è un luogo saturo di onde, radiazioni, lettere e numeri, voci e suoni in attesa di essere decodificati. Ma la vita rassicurante e consumistica di Jack e della sua famiglia ultramoderna viene improvvisamente inghiottita da una nube letale, l'evento tossico aereo, espressione concreta della miriade di altri eventi tossici onnipresenti tra le mura domestiche: trasmissioni radio, sirene, microonde, il ruggito di freezer e lavatrice, la voce incessante e assurda della tv. La paura della morte che accumuna Jack e la quarta moglie Babette diviene così una forza prorompente, un raggio di luce nera in grado di perforare il muro di "rumore bianco" che avvolge questo capolavoro di fine millennio. "Rumore bianco" ha vinto nel 1985 il National Book Award. (goodreads)

Ho letto questo libro per il gruppo di lettura della libreria. Ovviamente a tutti è piaciuto moltissimo, c'è chi gli ha dato addirittura un dieci e ha cercato tutti i libri di Delillo per leggerseli. Io avevo avuto una esperienza con un suo libro qualche anno fa, "Body art", e non è stata così piacevole.
La nuova traduzione ha sicuramente dato freschezza al romanzo; ricordo che il problema principale che avevo trovato con l'altro libro era il linguaggio pesante. Non riesco però a farmi una idea di questo libro. Sicuramente mi è arrivato tutto l'ironico della situazione. Il protagonista tiene un corso di studi su Hitler, grazie al quale si è costruito una specie di nicchia dove è diventato espertissimo e riconosciuto come tale. Lui è al quarto matrimonio e anche l'attuale moglie ha figli con i precedenti mariti. Ne viene fuori una famiglia allargata, un po' stramba, con dialoghi dell'assurdo. La nube tossica li costringe a scappare di casa, con i mass media che diffondono notizie false (molto moderno) e i cittadini ipocondriaci che si sentono tutti i sintomi che vengono descritti. Oltretutto,dover scappare di casa per rinchiudersi in un capannone con altre persone, quando bastava starsene chiusi in casa propria è già assurdo. Poi dopo nove giorni la vita riprende e Jack e una delle figlie scoprono che la moglie fa uso di un farmaco che inibisce la paura di morire. La paura di morire permea tutto il libro, Jack ne è completamente preso, anche a moglie, al punto che fanno a gara a chi deve morire prima per non lasciare solo l'altro. E la ricerca di questo farmaco condurrà Jack in una caccia all'uomo anche questa assurda.
Quindi, ben comprendendo il "sottofondo" del libro, sinceramente non vedevo l'ora di finirlo. Un po' lungo e non mi prendeva molto. Anche il fatto che "l'evento tossico" e il resto della storia non siano poi collegati, boh, mi ha lasciato perplessa.
Mio voto: 7 / 10

Nessun commento:

Posta un commento