Titolo
originale: Recipes for love & murder. A Tannie Maria mystery -
2015
Bassina,
morbida (forse un po’ troppo morbida nei punti sbagliati), Tannie
Maria è una donna pratica in puro stile afrikaans, ma è soprattutto
ironica, tenera, saggia. Unisce a un robusto appetito il dono di
saper cucinare piatti irresistibili. Dal suo angolo di Sudafrica, da
anni è la seguitissima voce della rubrica di ricette sul giornale
locale, The Karoo Gazette. La chiamano Tannie, zia, in segno di
rispetto per la sua esperienza, e proprio in virtù di questa
esperienza le viene chiesto dalla direzione del giornale di passare a
occuparsi di problemi di cuore. Accetta dapprima controvoglia, non
sentendosi all’altezza (diciamo che l’autostima non è il suo
forte, e il suo passato sentimentale, con un marito ben poco
amorevole, non è un ottimo biglietto da visita), ma scopre ben
presto che a ogni pena d’amore corrisponde una cura, e spesso anche
la giusta ricetta. Fino a quando, tra le tante lettere di affezionati
lettori, ne arri¬va una che la coinvolge più degli altri. Una
richiesta d’aiuto. Si tratta di Martine, una donna fragile e
ferita, in fuga da un matrimonio che è diventato un incubo. Non ci
sono ricette semplici per lei, ma Tannie Maria non si sarebbe mai
aspettata di dover indagare addirittura su un caso di omicidio. Con
la sua giovane e ardimentosa collega Jessie, «la ragazza con il geco
tatuato», si metterà in testa di affiancare la polizia sulle tracce
di un assassino. E nessuno, neanche il bel detective Henk Kannemeyer,
che la vorrebbe ardentemente fuori dalle indagini, riuscirà a
fermarla. (www.guanda.it)
Delizioso.
E' un libro che si divora perchè è piacevole, scorrevole,
intrigante. Parte un pochino lento, e soprattutto ci ho messo un
pochino ad entrare in sintonia con Tannie Maria, che pensa sempre e
solo al cibo, anche quando si trova davanti ad un crimine. Ma poi la
storia decolla, assumendo anche tratti romantici, miscelati al
“thriller”, che pur avendo solo un paio di episodi un po'
“inquietanti” rimane comunque un giallo leggibile da tutti. E' un
libro in stile Alexander McCall Smith, non a caso, infatti, lui ne ha
parlato in modo entusiasta. Bellissime le descrizioni del Sudafrica,
sembra quasi di esserci dentro.
Unica
cosa che mi ha lasciato perplessa: Tannie Maria viene descritta “un
po' troppo morbida nei punti sbagliati”; ad un certo punto dice di
essere una taglia 46! No dai, una 46 non è poi così tanto morbida,
mi aspettavo che fosse ben oltre la 50.. ma va beh. E' un dettaglio
nell'insieme di una storia molto gradevole. Ne verrebbe fuori un film
molto piacevole.
Questo
è il primo libro di Sally Andrew, non so se abbia in programma di
scriverne altri. In quel caso li leggerò molto volentieri.
Mio
voto: 8 e mezzo / 10
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