A un giovane scrittore viene
commissionato il reportage di una settimana in crociera extralusso nei Caraibi.
Lo scrittore è David Foster Wallace e la permanenza sulla "meganave"
si trasforma in un'esilarante cronaca, ma anche in un acido ritratto
dell'americano in vacanza, delle sue abitudini ottuse, della sua eleganza
pacchiana e - naturalmente - della sua ricerca di un forzato e artificiale
relax. La critica pungente, e insieme scanzonata, di questi «cittadini
americani adulti e ricchi» è accompagnata da una sferzante ironia e da uno
stile pirotecnico e piacevolmente dispersivo che confermano l'enorme talento di
un autore, come è stato detto, «capace di scrivere veramente di qualsiasi
cosa».
Ho fatto la mia prima crociera un paio di mesi fa, per scelta, senza che nessuno me la commissionasse, ed era anche una cosa molto ridotta rispetto a questa extralusso di Wallace. Molte delle situazioni che racconta, in effetti, le ho ritrovate. Ho anche avuto alcuni spunti di riflessione; per esempio, non mi ero mai soffermata a pensare che il personale in realtà potrebbe odiare i passeggeri, ma li tratta con il massimo garbo per paura delle rappresaglie dei superiori.
Ho letto questo libro pensando che fosse molto spassoso (così veniva descritto in più siti), ma devo dire che non è la definizione che ne darei io. Quello che racconta è ovviamente molto ironico, ma forse è la scrittura che non rende molta giustizia all'ironia. In alcuni tratti diventa anche abbastanza noioso. Qualche risata si fa, ma non cose da scompisciarsi. Carino.
Mio voto: 6 e mezzo / 10
Ho fatto la mia prima crociera un paio di mesi fa, per scelta, senza che nessuno me la commissionasse, ed era anche una cosa molto ridotta rispetto a questa extralusso di Wallace. Molte delle situazioni che racconta, in effetti, le ho ritrovate. Ho anche avuto alcuni spunti di riflessione; per esempio, non mi ero mai soffermata a pensare che il personale in realtà potrebbe odiare i passeggeri, ma li tratta con il massimo garbo per paura delle rappresaglie dei superiori.
Ho letto questo libro pensando che fosse molto spassoso (così veniva descritto in più siti), ma devo dire che non è la definizione che ne darei io. Quello che racconta è ovviamente molto ironico, ma forse è la scrittura che non rende molta giustizia all'ironia. In alcuni tratti diventa anche abbastanza noioso. Qualche risata si fa, ma non cose da scompisciarsi. Carino.
Mio voto: 6 e mezzo / 10
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