martedì 30 maggio 2017

Il rifugio - William Paul Young



Titolo originale: the shack - 2007

Un uomo alla deriva, alle prese con la tragedia più grande, la perdita di una figlia strappata all'affetto della famiglia dalla follia omicida di un maniaco, è chiamato a fare i conti con un passato che non lo abbandona, e con quel dolore che ha silenziosamente scavato un solco tra lui e Dio. Un incontro del tutto inaspettato gli da l'occasione di cambiare per sempre la sua vita, e di riacquistare, dopo quattro anni di buio, la capacità di amare. (www.lafeltrinelli.it)

William Paul Young ha scritto questo libro per pochi intimi, per spiegare il suo rapporto con Dio. Sono stati due amici che lo hanno convinto a pubblicarlo (autostampato) ed è diventato un best-seller del New York Times. Ho poi scoperto che da questo libro è anche stato tratto un film, uscito ad aprile (2017) in America.
L'autore si immedesima nel protagonista, sostenendo che lui gli ha raccontato la storia ma che non è in grado di metterla su carta.
Il libro, quindi, parla di Mackenzie Allen Phillips, chiamato Mack, sposato con una infermiera di nome Nan e padre di 5 figli. Un giorno Mack decide di portare i suoi tre figli più piccoli in campeggio per il fine settimana del Labor Day. Un giorno, mentre Mack va a salvare due dei bambini che si sono ribaltati con la canoa, la piccola Missy viene rapita da un maniaco (il killer delle coccinelle, perchè è solito lasciare una coccinella nel punto in cui rapisce le sue vittime). Partono subito le ricerche, durante le quali la polizia rinviene presso un vecchio rifugio il vestitino rosso di Missy strappato e macchiato di sangue. Comincia per Mack un periodo di grande dolore e tristezza. Un giorno però nella cassetta delle lettere trova un foglietto su cui c'è scritto: "Mackenzie, è passato un po’ di tempo. Mi sei mancato. Sarò al rifugio il prossimo fine settimana, se hai voglia di incontrarmi. Pa". Pa è il soprannome con cui Nan chiama Dio. All'inizio Mack pensa che si tratti di uno scherzo di cattivo gusto, ma chi conosce così bene la sua famiglia da conoscere questo nomignolo? Decide allora di recarsi al rifugio, dove Mack incontra 3 strani personaggi: Pa (cioè Dio) nelle sembianze di una grossa donna afroamerica che cucina sempre; Gesù, mediorientale e vestito da operaio; e poi una donna asiatica di nome Sarayu (lo Spirito Santo). Saranno le tre "persone" con cui Mack si confronterà e arriverà al nocciolo del suo dolore e del rapporto che ha interrotto con Dio, arrivando ad un cambiamento personale notevole.
Non vi racconto altro perchè è giusto che leggiate il libro per vedere come si svolge e come va avanti.

Sono un po' in difficoltà nel commentare questo libro. L'idea era molto accattivante: pensare che Dio ti mandi un biglietto per incontrarlo.. E poi trovarti davanti la Santa Trinità in queste forme "strane" (c'è un motivo per cui Dio si presenta come donna, lo spiega durante la narrazione). Dicevo, l'idea è molto intrigante, è il motivo che mi ha spinto a leggerlo. Ma la lettura non è stata facile. A tratti ho proprio avuto degli attacchi di noia, forse non ero predisposta per leggere un libro così pieno di concetti e spiegazioni, boh. Poi è veramente pieno di descrizioni, soprattutto di paesaggi, troppo dettagliato ma allo stesso tempo troppo "costruito" (non saprei come spiegarlo, aggettivi cercati apposta per fare sensazione che non riescono nel loro scopo). La vicenda di Missy sembra più una scusa per far incontrare Dio e Mack; si, è vero, troverà soluzione anche questa vicenda, ma tutto è incentrato nei dialoghi di Mack coi tre personaggi a momenti alterni. Dialoghi anche abbastanza piatti, pesanti e annoianti. Peccato perchè gli argomenti sono tematiche base del cristianesimo: il perdono, il libero arbitrio, la presenza di Dio... Tra l'altro, con alcune grosse critiche alle leggi delle religioni organizzate.
Sono convinta che, chi si trova in una certa predisposizione per questa lettura, lo troverà un libro fantastico. Io faccio fatica a considerarlo tale. Non mi è dispiaciuto ma insomma niente di eccezionale.
Mio voto: 7 / 10.

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