mercoledì 7 febbraio 2018

Jane e la disgrazia di Lady Scargrave - Stephanie Barron


Titolo originale: Jane and the unpleasantness at Scargrave Manor - 1996

Il romanzo comincia con un prologo, nel quale l'autrice sostiene che una coppia di amici, nel ristrutturare una vecchia residenza, ha trovato in cantina dei vecchi manoscritti proprio di Jane Austen, la scrittrice, lontanamente imparentata con la loro famiglia. E questi due amici hanno affidato alla scrittrice il compito di metterli nero su bianco facendone dei romanzi. Ora, non so se questo sia vero o se sia l'escamotage utilizzato da molti scrittori. Ma la storia parte così.

Fa una breve introduzione proprio Jane, dicendo che scrivere sul suo diario gli avvenimenti capitati la aiutano a riflettere e comprenderli meglio, ma questi diari non sono destinati a diventare romanzi nè ad essere pubblici (poi è arrivata la Barron....).

Jane Austen, dopo aver rifiutato di sposare Harris Bigg–Wither si trova a trascorrere alcuni giorni nella tenuta di campagna dell'amica Isobel, giovanissima e bellissima, che da tre mesi ha sposato Frederick, il Conte di Scargrave. Durante la festa che il conte dà in onore della sua bellissima moglie, viene colto da un improvviso malore (il medico sospetta una dispepsia). Nel giro di poche ore muore. La scomparsa prematura del marito getta la povera Isobel nella più cupa disperazione. Tuttavia la vedova scopre ben presto che non si tratta che dell’inizio delle sue disgrazie: di lì a breve infatti una misteriosa missiva la raggiunge, nella quale sono contenute oscure minacce e la duplice accusa di omicidio e di adulterio. 
Terrorizzata, Isobel invoca l’aiuto di Jane, la sola di cui si può fidare, ma soprattutto l’unica, tra i presenti al castello nella notte della tragedia, che non tragga alcun vantaggio dalla morte di Lord Scargrave. Contando sulle sue ben note doti di investigatrice, Jane si trova così coinvolta in una pericolosa indagine che la porterà a varcare nientemeno che i cancelli della prigione di Newgate e persino la soglia della Camera dei Lords, arrivando a mettere a repentaglio la sua stessa vita.

Il libro è scritto sotto forma di diario. Jane appunta i suoi pensieri sugli avvenimenti che succedono, intervallandoli con alcune lettere che scrive all'adorata sorella Cassandra.
Lo stile è interessante, è molto molto simile a quello della vera Jane Austen, al punto che immagino che l'autrice abbia fatto un bel lavoro di documentazione per renderlo più veritiero possibile. Interessanti anche le note con cui l'autrice spiega alcune tradizioni o avvenimenti dell'epoca. Deve sicuramente piacere quel genere di scrittura per apprezzare un romanzo simile.
La storia è interessante. Jane è un personaggio che mi piace molto, arguta, per niente frivola, intelligente, dalla risposta pronta. E, poveretta, costretta a sopportare di sentirsi già prospettare di rimanere zitella alla bella età di 27 anni. Eh beh, altri tempi in effetti, visto che anche il defunto Conte Scargrave viene definito avanti negli anni, quando di anni ne ha solo 48!
Dicevo, la storia è interessante, anche se ad un certo punto secondo me la Barrow si incarta un po'. Eh sì, perchè Jane si trova ad investigare sulle persone presenti in casa Scargrave la notte in cui il Conte è morto. E lì alloggiati ci sono il Visconte Fitzroy Payne, l'aspirante ecclesiastico George Hearst e suo fratello il tenente Tom Hearst, Lord Harold Trowbridge, Madame Hortense Delahoussaye (zia di Isobel) e la figlia Fanny (una frivola ragazza in cerca di marito facoltoso).  
Ci sono alcuni colpi di scena nella narrazione, alcuni non sono molto utili alla vicenda ma aiutano a capire il comportamento di alcuni di questi personaggi. 
Nelle sue investigazioni, Jane coinvolge anche i fratelli e la moglie di uno dei due.
Il finale arriva un po' inaspettato, nel senso che dopo aver passato pagine e pagine a girare intorno ad un tassello che pare mancare, Jane tira fuori il colpo di coda e capisce subito cosa sia successo (ma noi lettori non avevamo modo di arrivarci, secondo me).
Nel complesso è stata una lettura piacevole, condita anche di riflessioni personali di Jane sul matrimonio, sulla condizione delle donne e degli uomini del periodo. 
Questo è il primo di una serie che al momento conta otto libri, e credo ne leggerò altri.
Mio voto: 7 / 10

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Le indagini di Jane Austen:
n.1 - Jane e la disgrazia di Lady Scargrave

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