Jean-Baptiste Adamsberg,
45 anni, è al suo primo incarico come commissario di Parigi, nel
quinto arrondissement. Il suo ispettore preferito è Adrien
Danglard, un uomo col vizio di bere troppo fin dal pomeriggio.
Adamsberg è incuriosito
da un soggetto che si diverte a tracciare col gesso dei cerchi azzurri per le strade
di parigi. Cerchi nei quali lascia sempre degli oggetti senza alcuna
logica e una scritta “Victor, malasorte, il domani è alle porte”.
Ma secondo lui, dai cerchi trasuda crudeltà. E infatti un giorno
ecco apparire quello che lui si aspetta dentro al cerchio: il primo
cadavere.
Ecco allora partire le
sue indagini per trovare chi sia questo fantomatico uomo dei cerchi.
Intorno a lui, alcuni
personaggi piuttosto bizzarri: Mathilde Forestier, famosa
oceanografa, che scopre essere la madre del suo grande amore, “il
tesorino”, a cui continua a pensare costantemente. Poi Charles
Reyer, che Mathilde definisce “il cieco bello”. Infine Clèmence
Valmont, una vecchia signora che abita nella casa di Mathilde e che
risponde costantemente agli annunci personali del giornale per
trovare un uomo.
Sulla storia non dico
altro o finisco per svelarvi come va a finire. Il romanzo ha un
inizio terribilmente lento, con tutti questi ritrovamenti dei cerchi
e di oggetti che apparentemente (ma anche non apparentemente...) non
sono collegati l'uno all'altro. Poi prende un po' il via dopo il
primo omicidio. Purtroppo però Adamsberg è uno di quei commissari
che risolvono i casi a “intuito”, e quindi la soluzione pare
buttata lì perchè lungo le duecento pagine non vengono forniti
indizi per risolverlo. Questo è ciò che non mi è piaciuto, il
finale machiavellico veramente a sorpresa. Sarà che mi piace provare
ad “investigare” mentre leggo e ad un certo punto mi sono solo
trovata a chiedermi dove volesse andare a parare.
I personaggi di Adamsberg
e Danglard sono molto interessanti, anche se trovo un po' verosimile
che un poliziotto possa ubriacarsi addirittura in servizio. I tre
personaggi “di contorno” sono abbastanza antipatici, ma ben
caratterizzati.
Mio voto: 6 e mezzo/10
Nessun commento:
Posta un commento