Magda, scrittrice, non riesce a seguire la
carriera letteraria e la vita domestica. Le consigliano di chiedere
aiuto alla vecchia Emerenc Szeredàs, la quale mette subito in chiaro
che è lei che sceglie da chi lavorare, in che tempi e in che modi.
La discrezione di Emerenc è una dote che il marito di Magda apprezza
molto.
Emerenc è una donna ruvida, tuttofare
instancabile, che riposa solo qualche ora su un loversit e che non
permette a nessuno di valicare la porta dietro alla quale si nasconde
la sua casa e la sua vita.
Emerenc è schiva, distaccata, ma sempre pronta
ad aiutare chiunque (persona o animale) si trovi in difficoltà. A
poco a poco scopriamo alcune delle vicende del suo passato che ne
hanno condizionato la vita e l'hanno portata in questa specie di
solitudine.
Magda invece ama la socialità, vorrebbe
instaurare un dialogo con Emerenc che invece rimane sempre a
distanza.
Sarà proprio Magda, preoccupata, che aprirà la porta, quella che doveva
restare assolutamente chiusa per tutti e che svelerà lo stato di
devastazione in cui è caduta Emerenc, e da lì comincerà la rovina
della vecchia e della sua vita. Perchè Emerenc non voleva essere
aiutata e men che meno voleva morire coperta di vergogna.
Ho
grosse difficoltà a commentare questo libro. All'inizio mi è
piaciuto, era intrigante il rapporto di scontro tra queste due donne,
ed Emerenc è veramente un personaggio, con il suo modo di fare. Poi
si scoprono due vicende in particolare che daranno una svolta alla
vita di Emerenc. Il primo, quando le dame della carità nella
distribuzione del vestiario si dimenticano della sua presenza e
pretendono di rimediare dandole un abito coi lustrini, episodio
questo che le farà cadere ogni attaccamento alla religione. Il
secondo, la barbara uccisione del suo gatto da parte di un vicino di
casa. Ma potrei aggiungerne una terza, la mucca Viola che per correre
incontro a Emerenc bambina, cade dal treno, si rompe due zampe e
viene abbattuta. (A questo punto avevo fatto il pieno di cose tristi)
A
poco a poco, a modo suo, Emerenc accorcia la distanza che tiene con
Magda, al punto da maturare un amore quasi materno nei suoi
confronti.
Più la conoscevo e più
apprezzavo Emerenc, con la sua generosità nei confronti di chiunque
ne avesse bisogno. (Poi, scoprire che è una gattara ha aumentato la
mia simpatia eh eh).
Più conoscevo Magda invece e
più provavo antipatia nei suoi confronti, fino al culmine in cui ha
rivelato al mondo il segreto di Emerenc, rovinandole la dignità che
si era costruita in anni di sacrifici e lavoro, oltre che mandando a
morte certa i gatti che Emerenc adorava. In quel momento l'ho odiata.
E poi è scappata a prendersi il suo premio che non si è nemmeno
goduta.
E' un libro che lascia tanti
spunti di riflessione, ma anche una enorme tristezza.
Mio voto: 7 / 10
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