Felicia, orfana di madre è sul traghetto della sera. E' scappata di casa per andare a cercare il ragazzo che ama e da cui aspetta un figlio, Johnny, che le ha detto di lavorare in una fabbrica di falciatrici vicino Birmingham. Però la fabbrica pare non esistere, nessuno sa aiutarla.
L'unica persona che incontra e che si dimostra molto premurosa e protettiva con lei, è un uomo grassoccio, Joseph Ambrose Hilditch, responsabile del servizio catering in uno stabilimento. 54 anni, 120 chili, gioviale e simpatico con tutti i suoi colleghi, ma con un oscuro segreto.
Felicia per un po' vive nella comunità di predicatori della signora Calligary. Qui è accolta con calore e ogni mattina riparte con le sue ricerche inutili. Ma un giorno si accorge che il suo denaro è sparito e decide di tornare a casa del signor Hilditch per chiedergli i soldi per il biglietto di ritorno.
Non vado oltre nel riassumere la trama, perchè è un bellissimo thriller in cui sono fondamentali le psicologie dei personaggi che si rivelano man mano che si procede nella lettura. Felicia è una ragazza irlandese ingenua, alla ricerca di un ragazzo che l'ha sedotta e che l'ha lasciata dicendo che l'avrebbe chiamata, senza avere il suo numero. Ma lei crede nel suo amore, nonostante Johnny le abbia detto solo bugie, ad incominciare dal luogo in cui ha detto di lavorare. Felicia scappa da una famiglia che la considera una poco di buono, finendo in Inghilterra, dove incontra diverse persone con cui si trova ad interagire, tra cui il signor Hilditch, gentile e fin troppo premuroso, che la convince a risolvere il suo problema e da lì comincia per Felicia un vero e proprio incubo.
E' un romanzo molto bello. Belli i personaggi, ben caratterizzati. Bella storia, ben raccontata, con una scrittura facile e asciutta che a poco a poco rivela tutto l'orrore che sta dietro ad Hilditch, mostrandone anche l'estrema solitudine e portandoci quasi ad averne pena.
Mio voto: 9 / 10
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