lunedì 24 dicembre 2012

A-Z reading challenge 2013

a-z challenge 2013large
This challenge is hosted by escape with dollycas into a good book. It will run from January 1st, 2013 until December 31st, 2013.
There are two different ways you can set up your own A-Z challenge:
 A – Make a list now of 26 books, picking one for each letter of the alphabet. For example: A – The Azalea Assault B- Blue Monday C – Crops and Robbers D – A Deadly Grind etc.
OR
B – How I plan to do it: Make a list on your blog from A-Z. Throughout the year, as you go along, add the books you are reading to the list. Hope that by the end of the year you have read one book for each letter. Towards the end of the year, you can check and see which letters you are missing and find books to fit.

*******

Questa sfida è ospitata da escape with dollycas into a good book. durerà dal 1° gennaio al 31 dicembre 2013.
Ci sono due diversi modi per partecipare:
A - fare una lista di 26 libri, uno per ogni lettera dell'alfabeto
oppure
B - come farò io, fare una lista dalla A alla Z e man mano che durante l'anno leggi i libri si aggiungono alla lista. Si spera che alla fine dell'anno tu abbia letto un libro per ogni lettera dell'alfabeto.


Beh insomma, avevo provato a partecipare a questa sfida anche nel 2012 e alla fine non ce l'ho fatta. Però voglio riprovarci. Ma penso che farò una modifica: tenere come "opzionali" le lettere non italiane: J, K, W, X ed Y .. perchè trovare libri con queste lettere (soprattutto X ed Y) è una vera impresa!!!

A - almost blue - Lucarelli
B - (la) bambina che diceva sempre di si - Maud Lethielleux
C - (la) cena - Herman Koch
D - (la) donna del Père-Lachaise - Claude Izner
E - Eva dorme - Francesca Melandri
F - (the) familiars - Adam Jay Epstein & Andrew Jacobson
G - giallo uovo - Carlo Flamigni
H - ho il tuo numero (Kinsella)
I - (un) inverno con Baudelaire - Harold Cobert
(J) - Jane Eyre (Charlotte Bronte)
(K) - kitchen (Banana Yoshimoto)
L - (il) linguaggio segreto dei fiori (Vanessa Diffenbaugh)
M - Mors tua (Danila Comastri Montanari)
N - (il) negativo dell'amore (Maria Paola Colombo)
    - nemesi (Philip Roth)
O - Oscar e la dama in rosa (Eric-Emmanuel Schmitt)
P - più alto del mare (Francesca Melandri)
Q - quando l'amore non finisce (Charlotte Link)
R - (la) ragazza in blu (Susan Vreeland)
S - (la) signora in bianco (Wilkie Collins)
T - Tess dei d'Urberville (Thomas Hardy)
U - (l')uomo dei cerchi azzurri (Fred Vargas)
V - Veronika decide di morire (Paulo Coelho)
(W) - W o il ricordo d'infanzia (Georges Perec)
(X) - la XIII porta (Rolando Dondarini)
(Y) - Yossl Rakover si rivolge a Dio (Zvi Kolitz)
Z - zia Antonia sapeva di menta (Andrea Vitali)


COMPLETED on 27th December, 2013 !

giovedì 20 dicembre 2012

What An Animal Reading Challenge 2013



Questa sfida è ospitata da Socrate's book reviews .
Le regole sono semplici:
1 - leggere almeno 6 libri che abbiano un animale nel titolo, un animale nella copertina, libri dove un animale gioca un ruolo importante, libri in cui un personaggio principale si trasforma in un animale o è un animale.
2 - l'animale può essere di ogni tipo (reale o inventato): cane, gatto, scimmia, lupo, serpente, insetto, porcospino, draghi, sirene, vampiri eccetera.
3 - la sfida dura dal 1° gennaio al 31 dicembre 2013.

*******

This challenge is hosted by Socrate's book reviews .
Rules are really simple:
1. Read at least 6 books that have any of the following requirements:

a. there is an animal in the title of the book
b. there is an animal on the cover of the book

c. an animal plays a major role in the book
d. a main character is (or turns into) an animal (define that however you'd like).

 2. The animal can be any type of animal (real or fictitious)--dog, cat, monkey, wolf, snake, insect, hedgehog, aardvark...dragon, mermaid, centaur, vampire, werewolf...you get the idea...

 3. Challenge runs from Januar 1, 2013 to December 31, 2013. That’s a full year to read at least 6 books (you can read more if you’d like). 


 4. Books can be fiction or nonfiction.

 5. You may make a list of books at the beginning of the challenge or you can just list them as you find them.


6. Book titles may be swapped out at anytime (assuming you made a list to begin with).

*******

List of my books:

  1. lupo mannaro - Carlo Lucarelli
  2. un inverno con Baudelaire - Harold Cobert (dog)
  3. the familiars - Adam Jay Epstein & Andrew Jacobson (cat, frog & jay bird)
  4.  il pipistrello - Mary R. Rinehart (bat)
  5. l'allodola e il cinghiale - Nico Orengo (lark & boar)
  6. la libreria degli amori inattesi - Lucy Dillon (dog)
COMPLETED on 09th November 2013 !!!

European reading challenge 2013

 

Questa sfida è ospitata da Rose city reader e va dal 1° gennaio 2013 al 31 gennaio 2014 (13 mesi): consiste nel leggere libri scritti da autori europei o libri ambientati in Europa (in questo caso non importa da dove viene l'autore). I libri possono essere di qualunque genere, l'importante è che ogni libro sia ambientato in un paese diverso e scritto da un autore diverso. 
Ci sono 5 livelli di partecipazione: 
Five star (Deluxe Entourage): leggi almeno 5 libri 
Four star (Honeymooner): leggi 4 libri; 
Three star (Business Traveler): leggi 3 libri; 
Two star (Adventurer): leggi 2 libri; 
One star (Pensione Weekender): leggi 1 libro. 

Come l'anno scorso, penso che punterò a leggere almeno 5 libri :-) 

*******

This challenge is hosted by Rose City Reader and it goes from January 1, 2013 to January 31, 2014. 
The idea is to read books by European authors or books set in European countries (no matter where the author comes from). The books can be anything – novels, short stories, memoirs, travel guides, cookbooks, biography, poetry, or any other genre. 
You can participate at different levels, but each book must be by a different author and set in a different country it's supposed to be a tour. 

What counts as "Europe"? Albania, Andorra, Armenia, Austria, Azerbaijan, Belarus, Belgium, Bosnia and Herzegovina, Bulgaria, Croatia, Cyprus, Czech Republic, Denmark, Estonia, Finland, France, Georgia, Germany, Greece, Hungary, Iceland, Ireland, Italy, Kazakhstan, Latvia, Liechtenstein, Lithuania, Luxembourg, Malta, Moldova, Monaco, Montenegro, Netherlands, Norway, Poland, Portugal, Republic of Macedonia, Romania, Russia, San Marino, Serbia, Slovakia, Slovenia, Spain, Sweden, Switzerland, Turkey, Ukraine, United Kingdom, and Vatican City. 

LEVELS OF PARTICIPATION:  
Five Star (Deluxe Entourage): Read at least five books by different European authors or books set in different European countries. 
Four Star (Honeymooner): Read four qualifying books. 
Three Star (Business Traveler): Read three qualifying books. 
Two Star (Adventurer): Read two qualifying books. 
One Star (Pensione Weekender): Read just one qualifying book. 

Like I did last year, my goal is to read at least 5 books :-)

*******

My list of books:
  1. il negativo dell'amore (Maria Paola Colombo) - Italy
  2. la  bambina che diceva sempre di si (Maud Lethielleux) - France
  3. la ragazza in blu (Susan Vreeland) - Netherlands
  4. la signora in bianco (Wilkie Collins) - United Kingdom
  5. il viaggio di Felicia (William Trevor) - Ireland 
COMPLETED!! On July, 3rd  :-)

2013 Women Challenge






Questa sfida è stata lanciata dalla mia amica Valentina di Peek-a-book
:-)
La sfida vuole invogliare a leggere più libri scritti da donne, di qualsiasi genere siano.
La sfida durerà dal 1 gennaio 2013 al 31 dicembre 2013 ed è composta da 4 livelli:

Livello 1: BABY GIRL - leggi da 1 a 5 libri scritti da un'autrice donna
Livello 2: GIRLS POWER - leggi da 6 a 10 libri scritti da un'autrice donna
Livello 3: SUPER GIRL - leggi da 11 a 15 libri scritti da un'autrice donna
Livello 4: WONDER WOMAN - leggi più di 16 libri scritti da un'autrice donna

Io, guardando le mie letture del 2012, credo che punterò ad arrivare al livello 3 :-)


I libri che ho letto:


COMPLETED !!! 19th of August, 2013

 16. La donna del Père-Lachaise (Claude Izner)
 17.
il pipistrello (Mary R. Rinehart)
 18. hotel du lac (Anita Brookner)
 19. miei cari figli, vi scrivo (Lilia Bicec)
 20. il ristorante dell'amore ritrovato (Ito Ogawa)

(e altri...)

sabato 15 dicembre 2012

Sfida fallita


Purtroppo, benchè mancano ancora 15 giorni a fine anno, devo alzare bandiera bianca e ammettere che non riuscirò a completare la A-Z challenge 2012
Ad oggi ho letto 17 libri, ma umanamente non credo di riuscire a leggere i restanti 9 che mancherebbero in questi pochi giorni :-(
Mi dispiace perchè sono pure impazzita a cercare libri che iniziassero con X, W, Q... lettere non facili per niente :-(
Alla fine il 2012 si chiude con quasi 30 libri letti, un successone. Ma tra la giuria letteraria e il gruppo di lettura della biblioteca, veramente pochi titoli si sono incastrati nella lista della sfida :-( 
Le lettere mancanti sono: F - G -H - K - N - T - U - Y - Z.
E va beh...

E posso tirare le fila anche della Support Your Local Library Challenge 2012 . Anche qui. sono arrivata a 17 libri.. me ne mancano sette sigh....

lunedì 1 ottobre 2012

Jezabel - Irène Némironsky


Titolo originale: Jezabel (1936)

Gladys Eysenach entra nell'aula del tribunale. È accusata di aver ucciso il suo amante, Bernard Martin, vent'anni. Il pubblico mormora, vuole conoscere i dettagli più sordidi.
Al processo testimoniano tutte le persone che l'hanno conosciuta meglio, e tutti cercano di scagionarla per quanto loro possibile. Ma lei non prova a scagionarsi. Accetta semplicemente la sua condanna di cinque anni.
Il libro parte narrando dall'epilogo della vicenda, per poi ritornare alla gioventù di Gladys, una ragazzina molto bella che viveva accanto a una madre fredda, severa, ora frivola, ora terrificante.
Gladys comincia a diventare consapevole della propria bellezza quando ad un ballo prova a conquistare, per scherzo, il marito della cugina Tess. Lo costringe a dirle che la ama e poi lei lo respinge.
Poi la vita di Gladys prosegue, si sposa con un giovane conte polacco ma dopo due anni si separano.
Dopo incontra Richard Eysenach, un noto finanziere di dubbia origine, spietato e ambizioso, ma con lei, fragile e disarmato, di cui si innamora. Nel frattempo le cresceva accanto la piccola Marie-Thèrése, sua figlia. Era circondata da persone che non desideravano che piacerle, amarla e servirla. E Gladys adorava essere al centro dell'attenzione.
Un giorno, Marie-Therese annuncia alla madre che si è fidanzata con Oliver Beauchamp, ma Gladys non ne vuole sentir parlare, anche perchè a tutti dice che la figlia ha alcuni anni in meno di quelli che ha in realtà, e chiede loro di aspettare almeno un anno.
Ma la situazione degenera nel momento in cui la figlia le annuncia di essere stata l'amante di Oliver e di essere incinta. Gladys non sopporta che questo bambino venga al mondo perchè teme che tutti scoprano che è più vecchia di quello che fa credere e fa di tutto per convincere la figlia a liberarsene.
Non proseguo nel riassunto o vi rivelo l'intero svolgimento del libro.
Ho sentito parlare molto bene di questa scrittrice, ma forse non ho scelto il suo libro migliore. O almeno lo spero. La scrittura è certo piacevole, scorrevole, ma questo libro mi ha lasciato davvero perplessa. La protagonista è decisamente odiosa, non condivido neanche lontanamente il suo atteggiamento, la sua smania di piacere a tutti e ad ogni costo, ad essere sempre al centro dell'attenzione, addirittura a gareggiare in bellezza con la figlia, tutto l'egoismo che è la sua sola ragione di vita. Forse per questo l'avrei presa, come si suol dire, “a sbadilate” (per usare un eufemismo).
Similmente odioso è il personaggio di Bernard, di cui posso capire il rancore ma non giustifico l'atteggiamento.
Non è sicuramente un capolavoro.

Mio voto: 7/10

venerdì 31 agosto 2012

Colazione da Tiffany - Truman Capote


Titolo originale: Breakfast at Tiffany's (1958)

“Mi sono accorta che per sentirmi meglio mi basta prendere un taxi e farmi portare da Tiffany. È una cosa che mi calma subito, quel silenzio e quell'aria superba: non ci può capitare niente di brutto là dentro, non con quei cortesi signori vestiti così bene, con quel simpatico odore d'argento e di portafogli di coccodrillo. Se riuscissi a trovare un posto vero e concreto dove abitare che mi desse le medesime sensazioni di Tiffany, allora comprerei un po' di mobili e darei un nome al gatto”.
Holly Golightly una attricetta alla costante ricerca del suo posto giusto nel mondo, in costante fuga dal passato. Finchè il passato la raggiunge, il presente la soffoca e lei scappa di nuovo.

Mah. Mi aspettavo di meglio. Abbastanza diverso da ciò che ricordo del film. Trovo il libro ben scritto, ma la storia è abbastanza noiosa. La protagonista è quasi insopportabile. Insolente, egocentrica. E' giusto simpatica l'ingenuità (o stupidità?) che la porta a cacciarsi nel guaio degli stupefacenti e in pochi altri passaggi della storia. Ma per il resto non provo alcuna simpatia per lei. A maggior ragione nel finale quando si libera del gatto per poi pentirsene (e grazie al cielo lui trova una famiglia migliore..).
Decisamente inferiore alle aspettative.

Mio voto: 3/10

lunedì 6 agosto 2012

Rivoluzione N.9 - Silvio Muccino + Carla Vangelista


1964. Sofia ha quattordici anni, ama alla follia Paul McCartney al punto da dargli vita tra le pareti della sua cameretta. Sofia ha due genitori che litigano in continuazione e una grossa crisi interiore dovuta al suo corpo che cambia e che lei vede solo brutto. Sofia vorrebbe essere considerata dai ragazzi, vorrebbe indossare le calze da donna e la minigonna anzichè i calzini da bambina.
1997. Matteo. Orfano di padre, con una sorella che lo deride sempre, una madre possessiva ed egoista che cerca di fare l'artista senza averne alcuna capacità, e riversa sul figlio il compito di conforto che sarebbe dovuto toccare al marito defunto. Matteo, frustrato tra ciò che vorrebbe fare e ciò che la madre gli concede di fare, alla scoperta del sesso, con una voglia smisurata di crescere e diventare libero.
“L'adolescenza è una rivoluzione che ti scoppia dentro. L'unico modo per sopravvivere è portarla fuori”.
Purtroppo, a volte, ci si lascia prendere dai pregiudizi sugli autori dei romanzi. Questo è stato il caso per me. La prima cosa che mi sono detta è stata “Muccino scrive anche libri?”. Il romanzo invece si è rivelato estremamente piacevole, ben scritto, scorrevole. Aggiungo anche mai banale, pur trattando un argomento che banale non è ma è stato trattato migliaia di volte. Due adolescenti di epoche differenti, ma alla fine con gli stessi problemi, la stessa voglia di scoprire l'amore, di essere liberi, di non essere più trattati come bambini. Due adolescenti i cui genitori non si rendono conto del bisogno affettivo che i figli hanno di loro, perchè sono troppo concentrati a vederli come dei bambini e troppo presi dai propri problemi. Per fortuna che esistono la nonna di Sofia e la sorella di Matteo. E Daniele. Questo burbero ma affettuoso uomo che ha conosciuto entrambi i ragazzi e a cui ha saputo fare da “sostegno” per il loro bisogno di parlare. Daniele che ha sofferto i pregiudizi dell'essere omosessuale.
Il libro è composto da capitoli brevi, e passa dagli anni dei Beatles a quelli più recenti con una estrema facilità di lettura e senza alcuna confusione.

Lo ritengo davvero un bel libro. Consiglierei di leggerlo ai genitori che hanno figli adolescenti per ricordare loro cosa significa avere 15 anni e tanta paura di essere inadeguati.

Mio voto: 9/10

Il male quotidiano - Massimo Gardella


Capitolo primo: un piccolo bastardino assetato viene fagocitato da una enorme creatura fluviale. 
Capitolo secondo: sul fiume viene ritrovato un pesce siluro di oltre tre metri, dalla cui bocca sporge la manina di una bambina. 
Diciamo che avevo poca voglia di vedere cosa succedeva nel resto dei capitoli. Ma il libro l'ho letto tutto.
L'ispettore Remo Jacobi, mezzo rumeno e mezzo italiano, divorziato e disilluso dalla vita, viene incaricato di seguire le indagini del caso. Ma all'inizio sembra quasi che non esista un caso. Nessuno pare aver denunciato la scomparsa di questa bambina e addirittura nessun giornale riporta un solo trafiletto riguardo la notizia.
Jacobi si imbatte nell'articolo di una giornalista riguardante il pescaturismo abusivo e comincia a seguire questa pista, in realtà collezionando un niente di  fatto finchè la giornalista non rende pubblica la notizia e si movimentano un po' le acque...
La parte migliore del romanzo è il rapporto tra Remo e l'anziano padre. La loro difficoltà a dirsi quanto si vogliono bene. Jacobi è l'ennesimo ispettore in piena crisi personale, dove il caso da risolvere ha quasi un secondo piano rispetto alla sua vita privata, e alla sua idea di fatalismo del male, che esiste e non può essere sconfitto. Non a caso, sono diversi i casi seguiti da lui che ha chiuso semplicemente affossandoli. Ma questo caso lo tocca nel profondo portandogli alla mente ricordi dolorosi che lui ha volutamente cercato di relegare ad una vita parallela che non vuole più condurre. E in qualche modo prova a risolverlo.
Il romanzo alterna delle descrizioni molto belle ad alcune in cui ho avuto la sensazione che l'autore abbia volutamente cercato parole altisonanti che però non aggiungono intensità al racconto. 
La storia era anche interessante ma mi dà l'impressione che sia in più punti un po' forzata. Anche i flashback a volte sono stati collocati in parti del romanzo che non c'entravano nulla, con nessun riferimento, come un lampo che però mi ha lasciato in bocca il sapore del “perchè adesso? Che c'entra?”.
Si riscatta decisamente negli ultimi capitoli, quando la vicenda inizia a dipanarsi e la storia acquista più avventura. Non posso considerarlo un capolavoro, piuttosto un romanzo piacevole.

Mio voto: 7/10

La masnà - Raffaella Romagnolo




La trama non è nuova. Una saga al femminile, in cui le donne non contano nulla e devono sottostare alle decisioni degli uomini di casa, padri, mariti o fratelli che siano. Perchè l'uomo "sa cosa fare". Le donne sono sempre considerate "masnà", bambine. Finchè l'oppressore non muore, e la donna trova il modo di riscattare un po' di quella libertà che non ha mai avuto. Tre generazioni di donne che vivono la loro condizione di masnà con rassegnazione (Emma), con sogni costantemente accantonati (Luciana) e con la ribellione di chi vuole cambiare le cose che non capisce (Anna).

Questo romanzo trovo che si divida in due parti: una più confusionaria, con molti salti spazio-temporali a volte anche difficoltosi da seguire, soprattutto nel racconto della storia di Emma Bonelli e di Luciana; e una seconda parte più fluida e decisamente avvincente dalla nascita di Anna in poi. Pagine, quelle della seconda parte, in cui sono delineati meglio anche i sentimenti delle protagoniste e vengono dipanate alcune vicende che chiariscono la storia intera.
Il linguaggio dell'autrice non è molto facile, e aver introdotto molte espressioni dialettali senza traduzione rende un po' faticoso mantenere l'attenzione per chi non le capisce.
Sono molto dubbiosa sulla valutazione da darne... Alla seconda parte, più chiara, più leggibile, più piena di introspezione darei un otto. Ma la prima parte è a tratti molto pesante, difficile da seguire, e non riesco ad andare oltre il sei. Alla fine, forse è giusto un sette di media, anche se penalizza molto le pagine più belle del romanzo.


Mio voto: 7/10

lunedì 11 giugno 2012

Per legge superiore - Giorgio Fontana




Un magistrato ed un dubbio enorme: è forse innocente l'uomo che sta per essere processato in appello?
Roberto Doni ha 65 anni, è un sostituto procuratore di Milano, integerrimo, fissato con l'idea di scrivere il suo testamento, non tanto per distribuire i suoi beni, quanto per far capire agli altri ciò che pensa e su che basi ha condotto la sua vita. Un magistrato che vive completamente fuori dalla realtà, dalla vita di città, che fa del palazzo di giustizia, traballante per esser stato costruito sulla sabbia e tenuto insieme da chiodi, una sua seconda casa.
Il suo motto: "eccezioni sempre, errori mai". Sullo sfondo, una Milano molto presente, molto protagonista anch'essa del romanzo.
Una vita tranquilla, "normale", un po' abitudinaria, una moglie di cui è ancora innamorato e una figlia con cui ha rapporti conflittuali e che vive all'estero.
Finchè un giorno viene contattato da una giornalista freelance che insinua in lui il dubbio che Khaled Ghezal, di cui ricorre il processo in appello a breve, sia totalmente innocente perchè addirittura non presente sul luogo del crimine. E questo magistrato si lascia trasportare nella vita di via Padova, scoprendo una Milano interrazziale su cui non si è mai dilungato molto a riflettere. Un contatto con la realtà che lo porta a mettere in dubbio non solo la sua carriera ma addirittura il suo futuro familiare.

La trama del romanzo è accattivante. La storia ha alcuni tratti abbastanza inverosimili ma è scorrevole, si lascia leggere volentieri. La scrittura è curata, piacevole, fluida. Il paragone con Sciascia lo trovo però decisamente eccessivo. Il romanzo ha dei begli spunti, sia per quanto riguarda la storia, sia per quanto riguarda la psicologia del personaggio, ma mi dà l'idea di rimanere sempre abbastanza superficiale ad entrambe le cose. Sembra sempre voler creare un pathos che alla fine non riesce a creare. Anche i dubbi che attanagliano il protagonista sono trattati un po' "all'acqua di rose" e in più di una occasione ho avuto la sensazione che si senta molto la differenza di età tra l'autore e il personaggio a cui vuole dare vita, credo che un trentenne faccia fatica ad immedesimarsi in un uomo che ha il doppio dei suoi anni e che inizia a tirare un bilancio della sua esistenza.
Una giornalista spuntata dal nulla, che "non si fida" dell'avvocato difensore così va a contattare direttamente il magistrato dell'accusa, che si lascia trascinare sulle strade di quartiere forse più per voglia di avventura che per reale interesse al caso, al punto che anche lui si rende conto che tutto ciò che mette in discussione lo fa sulla base di ipotesi e non di veri e propri fatti. Khaled è un uomo buono. Questo è tutto ciò che dicono le persone con cui parla. E noi questo lo crediamo anche. Ma anche l'unica persona che potrebbe davvero scagionare Khaled non va oltre il "era con me". Salvo essere ucciso forse dai reali colpevoli e a questo magari poteva essere dato un po' più di risalto.
Nel complesso un romanzo piacevole. Ma l'impressione che mi rimane è che gli manchi qualcosa per diventare bellissimo.
Mio voto: 7/10

martedì 24 aprile 2012

L'inventore di sogni - Ian McEwan




Quando Peter Fortune aveva dieci anni, i grandi dicevano che era un bambino difficile perchè se ne stava sempre zitto e amava starsene da solo.
La sua mente era costantemente rapita da sogni che gli facevano perdere il contatto con la realtà.
Crescendo, Peter capì che siccome la gente non può sapere cosa ti passa nel cervello, la cosa migliore per farsi capire è dirglielo. E così cominciò a scrivere alcune delle avventure che gli capitavano nei sogni, diventando uno scrittore.
Nel romanzo vengono quindi raccontati otto sogni che ha fatto Peter.
Le bambole della sorella che rivendicano il diritto ad avere una stanza tutta loro.
Peter che per qualche ora si incarna nel gatto William.
La pomata svanilina, che Peter trova in un cassetto della cucina, e con la quale fa sparire tutta la sua famiglia.
Peter e come sconfigge il bambino prepotente della scuola.
Come Peter smaschera il ladro che sta ripulendo la strada in cui abita.
Peter che si trasforma nel cuginetto Kenneth per un incantesimo della sorella.
Peter che per qualche ora si trasforma in un adulto e si innamora.

Delizioso. Tenero. Sono i primi aggettivi che mi vengono in mente chiudendo questo libro.
Un libro per bambini/ragazzini, pulito, ironico, fantasioso.
McEwan sa stupirmi per come la sua scrittura riesca ad essere bellissima sia che scriva per adulti sia che scriva per bambini.

Mio voto: 9/10

lunedì 23 aprile 2012

Le braci - Sàndor Màrai




Quarantuno anni e quarantatre giorni. Il tempo in cui il generale, Henrik, ha maturato la sua vendetta nei confronti del suo migliore amico di gioventù, un quasi fratello con cui ha vissuto e convissuto gli anni più belli della sua vita. Fino al giorno in cui l'amico, Konrad, un ragazzo di famiglia povera che deve diventare militare perchè è quello che sognano i genitori mentre lui ha la passione della musica, incomprensibilmente fugge ai tropici, dopo aver puntato alla testa di Henrik una pistola ma non essere riuscito a premere il grilletto. Ed Henrik si trova di fronte una realtà che non aveva nemmeno lontanamente immaginato e su cui si arrovellerà per quarantuno anni e quarantatre giorni, finchè Konrad lo va a trovare.
E finalmente assapora il gusto della vendetta, addirittura riarredando la casa come era l'ultimo giorno in cui si sono visti, mangiando gli stessi cibi per cena.
Che cosa vuoi da quell'uomo? Gli chiese la balia
Lui vuole la verità. Una verità che forse è chiara a tutti ma che lui non vuole semplicemente ammettere.

Lento e pretenzioso sono le prime cose che mi vengono da pensare dopo aver chiuso questo libro.
Un conto è voler creare il pathos, ma cercare di crearlo dove non lo si trova risulta molto una forzatura.
Per oltre cento pagine mi sono chiesta cosa potesse mai essere questo segreto che mina l'amicizia di due uomini che erano come fratelli. Poi a pagina 108, finalmente, un accenno di cosa potrebbe essere. Ma è in realtà soltanto la punta di un iceberg che lui non aveva mai visto e contro cui si trova a sbattere nel momento in cui Konrad scappa, rivelando una seconda vita che non avrebbe mai potuto immaginare.
Ciò che ha rotto l'amicizia tra questi due uomini non ha in realtà nulla di diverso da quanto successo a migliaia di altre coppie di amici. Avevo già capito di cosa si poteva trattare dal primo capitolo, nonostante i tentativi dell'autore di voler creare appunto quel pathos che non ho trovato da nessuna parte.
Un lungo soliloquio di un uomo che ha aspettato per quarantun anni la sua vendetta, che si materializza in un stancante monologo a cui l'altro partecipa con qualche accenno ogni tanto. Una rivincita che doveva risarcirlo dei torti subiti in passato, rispondere a due interrogativi che aveva studiato per quarantun anni, e si rivela invece un niente di fatto.
Di buono c'è che la scrittura è piacevole e scorrevole. Ma non posso ritenerlo un capolavoro.
Mio voto: 6/10

sabato 21 aprile 2012

Body Art - Don DeLillo



Mah. Quando chiudo un libro e la prima cosa che mi viene da dire è “mah”, allora c'è qualcosa che non va.
Avevo letto delle belle recensioni, addirittura entusiastiche, su questo libro, ma ciò che ne penso io non è di quel genere.
Intanto il titolo. Irrilevante per ciò di cui parla il libro. Che sia una body artist o meno, non cambierebbe la sostanza. Il suo mestiere viene citato un paio di volte, ma senza che abbia davvero una grande importanza per la storia.
Il libro inizia raccontando una mattinata in cucina, con la routine tra due coniugi che parlano ma non si ascoltano a vicenda.
Poi lui, Rey Robles, regista, esce di casa, si reca ad insaputa di tutti nell'appartamento di Manhattan della sua prima moglie e si spara. La body artist, Lauren Hartke, è la sua terza moglie.
Comincia allora la vita di Lauren dopo la morte di Rey, e la solitudine che prova.
Lauren passa il tempo a pulire, rifornire la dispensa, tagliare la legna, guardare per innumerevoli ore una webcam puntata su una strada a due corsie di una cittadina finlandese chiamata Kotka, organizzando “il tempo fino a quando non avrebbe potuto ricominciare a vivere”.
Finchè una mattina sente nuovamente quel rumore di cui aveva spesso parlato a Rey, pensando si trattasse di uno scoiattolo che non erano mai riusciti a vedere. Ma questa volta Lauren trova un piccolo uomo seduto sul bordo del letto di una stanza usata come ripostiglio. Un uomo che non parla se non riproducendo con la stessa voce di Rey, alcune frasi da lui dette quando era in quella casa e che lei decide di chiamare Mr. Tuttle, per la somiglianza con un professore di scuola che glielo ricordava. “Forse era solo pazzo. Un matto che tenta di vivere attraverso le voci di altre persone”. E tutto sommato Lauren si “affeziona” a questa presenza che le riporta “in vita” il suo Rey.
Quello che ne segue è il rapporto ambiguo che si crea con questo uomo, che lei tratta quasi come un bambino. Pagine deliranti di sofferenza, a tratti un po' confusionarie. 
E sinceramente la rappresentazione teatrale che ne fa mi ha lasciato spiazzata. 
Mi “concedo” il beneficio del dubbio di non averlo capito come meritava. 
Mio voto: 5/10

mercoledì 4 aprile 2012

La signora dei funerali - Madeleine Wickham



Fleur Daxeny è una affascinante quarantenne che ha il vizio di imbucarsi ai funerali indicati dal Times per conquistare il ricco vedovo, spillargli più soldi possibili e poi darsi alla fuga.
Con la solita tecnica, quindi, Fleur conosce Richard Favour al funerale della moglie Emily e rapidamente entra a far parte della sua vita. Un uomo molto gentile, che ama il golf, che non le fa pressioni sessuali e che, tuttavia, dopo diverse settimane non si è ancora lasciato sfuggire quanti soldi abbia. Ma a poco a poco Fleur comincia ad apprezzare il suo comportamento da gentiluomo e si inserisce bene nella nuova famiglia, con i figli di lui, Philippa ed Antony, e la sorella di Emily, Gillian. Mentre il marito di Philippa dimostra di non sopportarla molto e a poco a poco si scopre che la dolce Emily non era poi tale come credeva Richard.
Quando poi alla porta di The Maples bussa anche la figlia tredicenne di Fleur, Zara, una ragazzina magra come un chiodo che immediatamente si inserisce nella famiglia e nel cuore di Antony, le cose cominciano a diventare molto complicate.
Riuscirà Fleur a portare a termine il suo solito piano o finirà per mettere radici a The Maples?
La risposta non ve la dico :-)
Il libro è delizioso. Divertente, ironico, mai volgare. Un libro da lettura rilassante.
Non avevo letto ancora nulla della Kinsella (in questo libro non aveva ancora cambiato nome) e sono contenta che mi sia capitato questo libro tra le mani.

Mio voto: 8/10

martedì 27 marzo 2012

Lo diciamo a Liddy? - Anne Fine



Le sorelle Palmer erano legatissime. Bridie, Heather, Stella e Liddy. Lunghe telefonate ogni giorno, weekend sempre insieme. E un patto di lealtà reciproca che contava sempre più di qualunque uomo.
Finchè Stella decide di rivelare a sua sorella Bridie (mentre Heather che lo sa già) che la sua ex governante, la signora Moffat l'ha messa al corrente di un pettegolezzo su George, il nuovo compagno della loro sorella Liddy, secondo il quale sarebbe forse un pedofilo.
Dirlo o non dirlo a Liddy?
Bridie, assistente sociale, si preoccupa per i figli di Liddy ma deve constatare che non trova in George atteggiamenti strani. Così decidono di rinviare la decisione nel caso in cui Liddy e George dovessero decidere davvero di sposarsi, cosa che puntualmente annunciano qualche mese dopo.
Bridie convince le altre due sorelle, che sia giusto svelare a Liddy questo segreto troppo importante. E Liddy ovviamente non crede ad una parola e le accusa di essere gelose, stronze e bugiarde. La cosa curiosa è che Liddy se la prende in modo particolare solo con Bridie. Al punto da non voler nemmeno partecipare alla sua consueta cena di Natale.
A poco a poco, Bridie si rende conto che l'unica persona con cui Liddy ha definitivamente troncato ogni dialogo e rapporto è proprio Bridie. Mentre con le altre sorelle continua a vedersi, parlare, divertirsi.
Bridie comincia quindi a rivedere i suoi rapporti con le sorelle, la debole ma perfida Stella, l'insensibile ed egoista Heather. Vede sgretolarsi quello che era sempre stato il suo porto sicuro. In compenso, libera dagli impegni con le sorelle, ora trova più tempo per dedicarsi ai suoi figli e al marito.
Ma il rancore e l'odio covano in Bridie, fino a maturare una vendetta che la trasformerà in una persona diversa e che nemmeno lei stessa riesce a riconoscere.

Una commedia agra, che ho divorato in pochissimi giorni perchè la storia è molto scorrevole, il libro è abbastanza ironico e sicuramente adatto ad una trasposizione cinematografica. Mi sono proprio immaginata i personaggi come se stessi guardando un film, mentre leggevo. Sorelle che litigano, sorelle che si invidiano. Nonostante la storia sia anche psicologicamente pesante, come lo sono i litigi familiari, il libro li affronta con una ironia tale che diventa proprio divertente.

Mio voto: 8 / 10

lunedì 13 febbraio 2012

Amsterdam - Ian McEwan




Il libro inizia con il funerale di Molly.
Clive Linley, Vernon Halliday, Julian Garmony e George Lane sono stati gli uomini della vita di Molly, morta in seguito ad una malattia degenerativa.
Clive è un famoso compositore sinfonico, Vernon dirige un quotidiano chiamato “The Judge”, Julian è un politico xenofobo e forcaiolo, George è un ricco editore nonché marito di Molly.
Clive e Vernon sono amici di lunga data. Entrambi probabilmente provano ancora amore per Molly e detestano gli uomini che lei ha avuto dopo di loro. Amici che si promettono a vicenda di aiutare l'altro a farla finita nel caso in cui dovessero ritrovarsi incapaci di intendere e di volere.
Clive sta componendo una sinfonia commissionatagli per celebrare il nuovo millennio, ma non trova la musica che cerca ed è disposto ad ignorare la richiesta di aiuto di una donna nel momento in cui ha una illuminazione.
Vernon si crede investito dell'incarico di salvare la nazione dalla politica di Garmony, cercando di rovinargli la reputazione screditandolo con foto scabrose.
Grandi amici che ad un certo punto si trovano a litigare furiosamente proprio su questioni di “etica”, parola di cui, a guardare bene, entrambi dimostrano di conoscere poco il significato.
Amsterdam diventa il luogo dello scontro finale della loro amicizia, in un finale decisamente interessante e quasi grottesco.

Mi piace molto la scrittura di McEwan. È avvincente, è intrigante. Ha sempre degli spunti interessanti..
Libro che ho divorato in un giorno e mezzo!!
mio voto: 8/10

sabato 11 febbraio 2012

Vergogna - J. M. Coetzee



(contiene spoiler)
“Per un uomo della sua età, cinquantadue anni, divorziato, gli sembra di avere risolto il problema del sesso piuttosto bene”
David Lurie è un professore universitario, senza una relazione fissa ma con una fissa per il sesso che sfoga senza voler mettere in piedi rapporti stabili.
O, meglio, senza voler nulla di ufficiale, perchè in un certo modo anche il rapporto che crea con la “sua” prostituta alla fine è abbastanza “stabile”, almeno finchè non lo “distrugge” per troppa invadenza.
Allora David si guarda intorno e si invaghisce di una sua studentessa, Melanie Isaacs, con la quale ha una relazione, ma che poco tempo dopo lascia l'università e lo accusa di molestie sessuali.
Nonostante le rassicurazioni del vice preside sulla discrezione in merito al fatto, la vicenda di David finisce sui giornali, oltre che sulle bocche di tutta la città. David viene quindi allontanato dall'università.
Decide allora di andare a trovare la figlia Lucy, che gestisce da sola una fattoria nella cittadina di Salem, nella parte orientale della Provincia del Capo.
La trova una donna sicura, ben incastonata nella sua nuova vita. David è piacevolmente colpito da questo.
A poco a poco David si abitua alla vita di campagna, aiutando Lucy come può e dando addirittura una mano alla clinica veterinaria gestita da Bev Shaw, che scopre in realtà essere non tanto un luogo di guarigione, ma l'ultima spiaggia per animali che nessuno vuole, o perchè vecchi o ammalati o perchè semplicemente sono troppi!
Un giorno però, mentre tornano da una passeggiata, David e Lucy trovano ad aspettarli tre uomini che con la scusa di dover telefonare li aggrediscono.
David non si capacità però del motivo per cui Lucy non vuole denunciarli per stupro, ma tiene per sé questo fatto e alla lunga lei ne trova una spiegazione in una sorta di “dazio” da pagare per abitare nella loro terra. In tutto questo, probabilmente è coinvolto, o quanto meno informato dei fatti, il socio di Lucy, Petrus.

Un libro pieno di argomenti su cui si potrebbe discutere per giorni, ma che appena finito mi ha fatto pensare che, forse, i premi nobel, vengono assegnati per motivi non solo letterari...
La scrittura è molto piacevole, scorrevole, il libro si lascia leggere bene. Però a volte ho avuto la sensazione che siano come due storie abbastanza slegate: la prima delle (presunte) molestie di David a Melanie, e la seconda dello stupro di Lucy. Non ho capito se l'autore voleva fare una sorta di parallelismo tra queste due storie, che non riesco a trovare perchè Melanie, diciamolo, era comunque consenziente, magari non contentissima ma non ha mai detto di no a David. O forse voleva saltare fuori un discorso di “punizione divina” per le azioni sbagliate commesse? Un po' troppo fatalistico un concetto del genere però...
David mi pare un personaggio molto rassegnato al sopravvivere, piuttosto che al vivere. Viene accusato di molestie e non fa nulla per difendersi, non ci pensa neanche lontanamente a scusarsi, prende e se ne va, cambia aria. E invece pretende di dare consigli alla figlia su come comportarsi in una terra che lui non ha capito come funziona. Un personaggio che a tratti mi è piaciuto (l'umanità con i cadaveri dei cani, è a suo modo toccante) e a tratti avrei voluto prendere a schiaffi per dirgli di muoversi, di smetterla di rassegnarsi, di fare qualcosa per cambiare la sua vita. E il finale? Aveva l'occasione per riscattarsi, per mostrare affetto, umanità e invece niente di nuovo.
Poi, sicuramente sto diventando molto insofferente nei confronti dei libri in cui, vuoi per cultura o per qualsiasi altro motivo, vedo degli animali soffrire; non ce la posso fare.
Ultima nota: in inglese il libro si intitola "disgrace", in Italiano è stato tradotto con "vergogna"; ma sarebbe stato molto più azzeccato, soprattutto per le vicende narrate tradurlo con "disgrazia", lo stato in cui cade David con la sua arrendevolezza.

mio voto: 7/10

lunedì 6 febbraio 2012

Sarrasine - Honoré de Balzac



(contiene spoiler)
C'è un motivo per cui alcuni scrittori vengono definiti dei maestri. Balzac ha messo su carta una storia breve, affascinante, con belle descrizioni anche dei sentimenti di Sarrasine, al punto da capire esattamente cosa prova. Nel leggerla mi sembrava di essere lì e partecipare allo svolgimento della vicenda. Certo, a tratti il linguaggio è un po' datato, ma di piacevole e facile lettura.
Il racconto, breve, è diviso in due parti.
La prima parte si svolge nella villa parigina dei ricchi conti di Lanty. Il narratore, guardando fuori dalla finestra, nota uno stridente contrasto fra la pomposità degli arredi e degli invitati da un lato, e il freddo invernale con gli alberi spogli coperti di neve dall'altro. “Alla mia destra, dunque, la cupa e silenziosa immagine della morte; alla mia sinistra, i decenti baccanali della vita”.
Il narratore è in compagnia di Béatrix de Rochefide, una donna allegra (e a mio parere un po' sciocca) la quale è spaventata dall'aspetto spettrale di un vecchio invitato che pare essere tanto caro ai padroni di casa, che però mantengono assoluto riserbo sulla sua vita.
La seconda parte si svolge l'indomani a casa di Béatrix, con il narratore che le racconta la storia del vecchio.
Ernest-Jean Sarrasine, figlio di un procuratore della Franca-Contea, si dedica alla scultura opponendosi ai desideri del padre che lo avrebbe voluto magistrato. Allievo di Bouchardon, che gli voleva bene come ad un figlio e che riesce a contenere la sua esuberanza commissionandogli continuamente nuovi lavori, il giovane Sarrasine, a ventidue anni, vince un concorso promosso dal marchese de Marigny, e può recarsi in Italia. A Roma, nel 1758, il giovane Sarrasine si innamora alla follia di Zambinella, cantante d'opera, che vede come la quintessenza della bellezza e fa di tutto per poterla avvicinare. Sarrasine però ignora che la donna che tanto ama è in realtà un castrato. Se ne rende conto solo una sera che Zambinella canta presso lo stato pontificio, nel quale in nessun modo sono ammesse donne. Quando Zambinella confessa a Sarrasine la sua vera natura, ammettendo di averlo ingannato per far divertire i colleghi alle sue spalle, Sarrasine è tentato dal vendicarsi, ma viene ucciso dai sicari del cardinal Cicognara, protettore di Zambinella.
Il vecchio dall'aspetto spettrale che si aggira fra gli ospiti della festa da ballo parigina è in realtà l'ormai decrepito Zambinella, imparentato con i Lanty.
mio voto: 8/10