martedì 9 settembre 2014

Cinquanta sfumature di rosso - E. L. James



titolo originale: Fifty shades Freed

Christian e Ana sono sposati e vanno in luna di miele in giro per l'Europa. Con alcuni flashback, Ana ripensa ai giorni prima del matrimonio e alla cerimonia stessa, con le sue speranze e le sue paure.
Ora è Mrs Grey, e deve imparare a vivere 24 ore al giorno insieme a Christian e alle sue ossessioni: quella del controllo, quella di essere abbandonato. Convivere coi suoi incubi che lo tormentano ogni notte.
Christian e Ana sembrano trovare un equilibrio. Ma sarebbe troppo facile se finisse qui e il libro non esisterebbe. Il passato torna a fare capolino, chiedendo a Christian di fare i conti.

Credo che la trilogia di E. L. James si sia chiusa in calando. Ho amato la storia di Christian e Anastasia, ma questo libro sembra scritto più per fare volume. Innanzitutto, dimezzerei ampiamente le pagine di sesso; sono una marea e distolgono solo l'attenzione dalla storia, oltre ad essere abbastanza noiose e ripetitive. In breve loro vanno d'accordo, poi succede qualcosa per cui litigano (principalmente perché lei gli disubbidisce), lui si infuria e fanno sesso per "punizione", poi si rilassano e fanno sesso "tranquillo". E questo di continuo. Ogni tanto viene inframmezzato da alcuni "colpi di scena": viene incendiata la sala del server della ditta di Christian, riappare Jack Hyde (ma ce lo aspettavamo..), riappare Leila (inutilmente peraltro), riappare Elena (giusto per farli litigare qualche pagina) e altre cose.
Ana vuole continuare ad avere una sua vita, di cui fa parte il lavoro; Christian vorrebbe che facesse semplicemente la signora Grey.
Trovo che in questo terzo libro la storia sia troppo tirata per le lunghe. Credo che l'autrice abbia voluto spiegare perché Christian ha questa atroce mania di controllo accompagnata da una fragilità adolescenziale ma gli avvenimenti che narra per spiegarcelo sono veramente poco emozionanti e qualche volta anche poco esaurienti. Due dei capitoli più belli sono collocati oltre la fine del libro (che già si chiude facendo un salto di due anni); credo che avrebbe dovuto trovare il modo di inserire questi due racconti prima. Visto che Ana passa diversi capitoli a pensare passando dal presente al passato, poteva succedere una cosa simile anche a Christian. Spero che ora la James non si metta a riscrivere tutta la storia dal punto di vista di Christian (come ha fatto la Meyer con Edward di Twilight..).
Diciamo che il finale me lo aspettavo. Essendo una storia d'amore, era abbastanza ovvio che finisse con matrimonio, figli e vissero tutti felici e contenti. Da un certo punto di vista, ci sarei rimasta male se non fosse stato così. Però è la narrazione il problema. Tanto è stata coinvolgente negli altri due libri (il primo soprattutto), tanto mi è risultata un po' piatta in questo terzo libro.
In ogni caso, sono contenta di aver letto questa saga, il giudizio complessivo è comunque positivo. Mi rimane una curiosità: ma E. L. James li ha provati tutti i giochini che fa fare a Christian e Ana? Eh eh..

Mio voto: 6 e mezzo / 10

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