Titolo originale: Under the knife (2005)
Per l'avvocato David Ransom è solo l'ennesimo caso di negligenza, un'anestesista che ha sbagliato nel somministrare un farmaco letale. Per Kate Chesne, invece, quel caso potrebbe essere la fine della carriera, un sospetto e un'accusa infamante a cui non si rassegna. Per questo irrompe nell'ufficio - e nella vita privata - di David, determinata a convincerlo della propria innocenza. Il brutale assassinio di un'infermiera insinua il dubbio in Ransom: e se Kate avesse ragione, se ci fosse realmente un disegno oscuro, una mente diabolica dietro il susseguirsi di morti apparentemente casuali? (www.libreriauniversitaria.it)
Mi serviva un libro che avesse un "item of cutlery" nel suo titolo e ho trovato questo libro di Tess Gerritsen, autrice di cui avevo solo sentito parlare finora, e ho pure scoperto che da alcuni suoi libri è stata tratta la serie "Rizzoli & Isles" (ma questo libro non c'entra con quella serie...).
Ho letto diversi commenti su internet in cui viene detto che si capisce che la scrittrice è alle sue prime armi. Sicuramente alcune cose sembrano un po' inverosimili, prima di tutto il fatto che l'accusata vada a trovare l'avvocato della controparte per convincerlo della sua innocenza. Però forse l'intenzione di questo libro non era puntare sulla parte "thriller" bensì su quella "rosa". Sì perchè il libro è chiaramente un romanzo sentimentale con una trama gialla di sottofondo.
La vicenda si segue piuttosto bene. Kate mostra una grossa umanità in sala operatoria, non si riesce a credere che sia una spietata assassina. David è un avvocato gelido e tutto d'un pezzo che però si scioglie abbastanza in fretta appena vede Kate.
Cosa è successo in sala operatoria è chiaro da subito. Il colpevole si capisce abbastanza presto, invece il collegamento con la O'Brien, morta cinque anni prima, si scopre verso la fine. Un po' strano anche che un perfetto sconosciuto possa aggirarsi in ospedale indisturbato. L'autrice prova in un paio di occasioni a depistare il lettore ma secondo me non ci riesce (o, almeno, io sono rimasta della mia idea sul colpevole).
La lettura è scorrevole, ci sono alcuni "colpi di scena" che un po' ti aspetti, e la vicenda si segue bene.
Non sarà un capolavoro del thriller ma è una gradevole lettura.
Diciamo che, se vi aspettate un thriller pieno di pathos questo libro vi deluderà; se lo leggete più con l'interesse verso la storia d'amore sarà una lettura piacevole.
Mio voto: 7 / 10.