Titolo originale: Il caso tricot (2017)
Rosa Cipria è un commissario con un nome bizzarro, una sensibilità unica e un hobby... singolare. Dopo la morte dell’ingegner Netti, lei e la sua squadra dovranno avviare le indagini partendo da due indizi: una busta écru con un biglietto e una rosa lavorata a maglia.
Si apre così il caso Tricot, e per risolverlo il commissario dovrà vedersela con il mistero di un libro inedito, il mal d'amore di una scrittrice, la sorellanza di tre amiche, il tricot e un'insolita quanto fatale passione per la lettura.
Barbara Solinas esordisce nel genere giallo-rosa e ci regala un personaggio originale che vi conquisterà. Come la sua penna. (www.amazon.it)
Sono incappata per caso in questo racconto giallo (sono una novantina di pagine). Ovviamente mi interessava la parte del lavoro a maglia per farlo rientrare in una delle challenge.
E' il primo caso di questa commissario con un nome bizzarro.
Tu sarai sempre l'elegante rosa cipria tra la scala di grigi della vita. Sarai il tocco che nessuno si aspetta, il dettaglio che farà la differenza. Tu potrai essere ciò che vuoi, cara la mia Rosa Cipria, certa di non andare persa o confusa tra i mille uguali che la vita ti proporrà. (mamma di Rosa)
Storia originale ed interessante. Si legge bene, anzi, si legge tutta d'un fiato (con un passaggio grammaticalmente aberrante, a pag. 16 in cui dice "l'assassino l'aveva sparata"!! anzichè l'assassino le aveva sparato...). E' una storia con dei risvolti molto tristi, di lucida cattiveria nei confronti di una donna innamorata. Con qualche accenno al caso che Rosa aveva risolto appena arrivata (a mio parere, valeva la pena di cominciare la serie proprio da quel caso, piuttosto che parlarne in qualche pagina durante questo).
Bizzarro che il commissario possa avere come hobby il fatto di vendere sex toys. In realtà, a metà libro si capisce già chi è l'assassino/a, perchè è lampante l'indizio decisivo, mentre è un po' strano che un commissario sveglio come Rosa non lo noti subito. Difficile arrivare al movente, perchè è principalmente basato sulla malattia mentale del killer e non abbiamo le fonti che ha il vice commissario Pintus. Una gradevole lettura da ombrellone.
Mio voto: 7 e mezzo / 10
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