venerdì 5 luglio 2019

Morituri te salutant - Danila Comastri Montanari


Titolo originale: Morituri te salutant (1994)

Roma, anno 45 d.C. Un drammatico evento funesta i ludi gladiatori. Nel corso di un combattimento, l'asso dell'arena Chelidone si accascia al suolo, vittima di un decesso inspiegabile. E' lo stesso imperatore Claudio, vecchio amico di Publio Aurelio Stazio, a convocarlo al Palatino e ad affidargli le indagini sulla morte del gladiatore. Ha così inizio un'inchiesta ad alto rischio, durante la quale l'abilità investigativa di Publio Aurelio verrà messa a dura prova... (www.anobii.com)

Il senatore Publio Aurelio Stazio non ama gli spettacoli dell’arena, ma questa volta non può esimersi perchè il suo imperatore ed amico Claudio glielo impone. Con grande noia e disgusto quindi è costretto ad assistere al massacro di questi uomini che vengono mandati al macello per il divertimento del popolo. Senonchè, quando tocca al gladiatore trace Chelidone, stella dell'arena, questi stramazza al suolo senza una ragione apparente.
Claudio convoca subito il suo ex allievo di etrusco per affidargli il compito di indagare sulla morte dell’atleta come magistrato con mandato diretto dell'imperatore. Aurelio, colpito dalla stima che il vecchio amico gli dimostra, non può far altro che accettare e aiutato dal fido Castore comincia ad indagare nella caserma in cui si allenano i gladiatori. Dopo uno scambio di opinioni col medico Crisippo, Stazio giunge alla conclusione che Chelidone sia stato avvelenato. Aurelio scopre anche che Chelidone aveva una relazione con Nissa, una diva della pantomima erotica.
Il senatore comincia ad indagare nel passato dell’atleta. Ma pochi giorni dopo muore un secondo gladiatore, probabilmente ucciso poco prima che potesse rivelargli alcuni particolari sull’omicidio di Chelidone. E non sarà l'ultima morte.
Aurelio comincia a pensare che questa volta non riuscirà a chiudere il caso. Soprattutto perchè capisce che è coinvolto anche l'avvocato Sergio Maurico, uomo senza scrupoli che non ha mai perso una causa, creandosi una rete di persone pronte a dargli una mano.

Lettura piacevole. Interessante l'ambientazione dei ludi gladiatori, di cui conosco davvero poco. Interessante anche il fatto che l'autrice faccia riflettere sulla quantità di animali che vennero sacrificati nelle arene, in alcuni casi causandone anche l'estinzione.
Stazio è un personaggio che mi piace molto, e sono sempre divertenti i suoi siparietti col liberto Castore che ne sa una più del diavolo. 
Una prima apparizione di Lucio Domizio (alias Nerone), bambino con la passione per la musica (ma ahimè poco portato per essa).
La soluzione è un po' contorta. Sicuramente la parte migliore di questi libri è la ricostruzione storica più che la parte gialla. Tutto sommato, però, è forse quello che mi è piaciuto di più della serie finora. Forse perchè comunque fila meglio nel complesso. 

In appendice troviamo un racconto (“Una dea per Publio Aurelio Stazio”) dove l’azione si svolge poco dopo i fatti precedenti a Baia, dove Aurelio, con tutta la sua combriccola, si reca in vacanza e dove la sua amica Pomponia si invaghisce del culto egizio della Dea Iside. Ma Pomponia non capisce che è tutta una truffa, e anzi viene accusata di aver affogato il capo degli adepti. Aurelio, con una breve indagine, farà ben presto luce sulla truffa, sulla morte, e su alcune misteriose apparizioni della Dea. La storia è un po' frettolosa e con tanti personaggi appena delineati, ma è carina.

Mio voto: 7 e mezzo / 10



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Serie Publio Aurelio Stazio:
1. Mors tua (1990)
2. In corpore sano (1991)
3. Cave canem (1993)
4. Morituri te salutant (1994)

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