mercoledì 28 maggio 2014

Il lago delle lingue morte - Carol Goodman



Fra i monti Adirondack, nel nord-est degli Stati Uniti, c'è un lago a forma di cuore, Heart Lake, che secondo una vecchia leggenda, esercita una misteriosa attrazione su chi si è bagnato nelle sue acque. “Cor te reducit”, il cuore ti riporta indietro.
Sulle sponde del lago c'è una scuola femminile, un tempo molto prestigiosa, poi caduta in disgrazia per alcuni avvenimenti tragici lì successi nel passato. Ora accoglie più che altro ragazze già espulse da altri college, con le unghie dipinte di nero e gli anelli d'argento a forma di teschio.
Jane Hudson, separata e con una bambina piccola, aveva promesso di non mettere mai più piede in quel posto dopo che, vent'anni prima, entrambe le sue due compagne di stanza Deirdre e Lucy, oltre al fratello di Lucy (Matt), proprio in quel lago, avevano trovato la morte. Ma il richiamo del lago è stato troppo forte e Jane è tornata come insegnante di latino, a sostituire quella che un tempo era stata la sua insegnante, Helen Chambers.
Un giorno, in mezzo ai compiti di una delle sue studentesse, Ellen Craven, Jane trova un frammento del diario che aveva smarrito nell'ultimo anno da studentessa. Chi ha trovato, quindi, il vecchio quaderno di Jane? E perchè sembra che qualcuno stia riproducendo gli stessi eventi, seguendo un copione scritto vent'anni prima?  
Nuovi suicidi ricalcano quelli avvenuti nel passato. E per risolverli Jane, con l'aiuto di Roy Corey, cugino di Lucy e Matt, dovranno scavare proprio nel passato.

Coi gialli non si può mai raccontare troppo o si rischia di rovinare la sorpresa. Io questo libro l'ho divorato. Mi è piaciuto tantissimo. I personaggi sono ben caratterizzati. La storia è intrigante, tra pattinaggi sul ghiaccio, corniculum che invitano ad appuntamenti segreti, intrecci amorosi e amicizie. Un gioco pericoloso in cui Jane si troverà coinvolta e costretta a ripercorrere i fatti cruenti del suo passato.
La narrazione è divisa in tre parti; nella prima siamo al presente di Jane, ora insegnante; nella seconda c'è un lungo flashback su quando Jane era studentessa; nella terza parte si tirano le somme tra passato e presente. Quest'ultima forse è la parte un po' più contorta da seguire perchè Jane salta molto tra ciò che accade e ciò che le ricorda il passato. La storia comunque è abbastanza lineare e la lettura scorrevole.
Ammetto che avevo scoperto il colpevole già nella prima parte; mi mancava però la sua motivazione, e a questa ci si arriva decisamente sul finale.
Mio voto: 9/10

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