martedì 30 dicembre 2014

Ebook: da gennaio, iva al 4%

#unlibroèunlibro. Sarà così, in Italia, dal primo gennaio: niente più differenze (fiscali) tra titoli digitali e cartacei. Con il via libera definitivo della Camera alla legge di Stabilità, viene infatti sancita l’applicazione dell’Iva al 4% – e non più al 22% – sugli ebook, come per i volumi di carta.
Una «vittoria per il Paese e non solo per il mondo del libro» esulta Marco Polillo, presidente dell’Associazione italiana editori (Aie), che proprio nei mesi scorsi aveva lanciato una seguitissima campagna online per parificare l’Iva dei titoli digitali a quella dei cartacei. «L’Italia riconosce così ufficialmente che un libro è un libro, al di là del supporto. Un successo per chi legge, per chi non lo fa e potrà scegliere la modalità di lettura, una vittoria del buon senso prima di ogni altra cosa. Adesso l’obiettivo, insieme al governo, è far cambiare idea agli altri Paesi d’Europa». L’Iva sugli ebook al 4% rischia infatti di essere recepita dalla Ue come una violazione delle sue regole, fino alla possibilità di aprire una procedura di infrazione contro l’Italia. Un provvedimento che non scatta in automatico, ma già avviato in passato nei confronti di Francia e Lussemburgo, che abbassarono unilateralmente l’Iva.
Nell’attesa delle eventuali reazioni europee, il mondo editoriale italiano, che si era impegnato in prima fila nella campagna, esprime soddisfazione e parla di un passaggio storico. «Un risultato decisivo, frutto di una mobilitazione mai vista prima – commenta Laura Donnini, amministratore delegato di Rcs Libri -: gli autori, i lettori, gli editori hanno dato vita con #unlibroèunlibro a una campagna compatta ed efficace. L’Italia ha scelto di cambiare: ne diamo merito al governo e al parlamento ma soprattutto al coraggio, alla tenacia, alla coerenza del ministro Dario Franceschini (che lo scorso novembre presentò l’emendamento per parificare l’Iva degli ebook a quella dei libri cartacei, ndr) . Oggi l’Italia non solo si è affermata in Europa ma può fare da esempio e guida per gli altri Paesi».
«Costruire valore è l’obiettivo principale di chiunque sia impegnato nella gestione di realtà aziendali. Quando il valore non è solo economico, bensì culturale, l’obiettivo diventa sfida, emozione – interviene Riccardo Cavallero, direttore generale Libri Trade del Gruppo  Mondadori. Che parla di un  «fondamentale passo per coinvolgere sempre più i cittadini italiani in quella che da sempre è una grande risorsa: la lettura. Nell’era del digitale, l’ebook è un’occasione da non mancare».
«Una scelta di rinnovamento, al passo con i tempi. Non risolverà da sola la crisi dei consumi che colpisce le librerie ma se non altro ci mette nella stessa condizione in cui sono i Paesi più avanzati sul web» osserva Stefano Mauri, presidente Gruppo editoriale Mauri Spagnol. Che nota come  «sulle questioni fondamentali il mondo editoriale sa essere unito e convincente». E ribadisce che adesso «c’è da contagiare l’Europa, principale fabbrica e mercato mondiale del libro».
Soddisfatti anche i marchi più piccoli. «Abbiamo contribuito alla mobilitazione di massa, che ha coinvolto grandi e piccoli editori, tutti insieme, fianco a fianco. Ci siamo fatti portavoce di ciò che lettori e autori ci chiedevano, in altre parole di un mercato nuovo, di occasioni diverse di lettura -  commenta Antonio Monaco, amministratore delegato di Sonda e presidente dei piccoli e medi editori dell’Aie -. Questa è l’altra faccia della campagna #unlibroèunlibro: più occasioni di lettura per tutti».

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Un paio di brevissime riflessioni su questo articolo. Prima che venisse lanciata questa campagna, non sapevo che gli ebook avessero un regime di iva differente dai libri cartacei. In effetti, nella mia testa, un libro è sempre stato un libro. Poi possiamo disquisire sul fatto che il libro cartaceo ha il profumo della carta e dell'inchiostro e cose di questo genere. Credo che leggere sia bello e importante. Se uno preferisce farlo utilizzando un supporto digitale, boh, non ne vedo la differenza. L'importante è che si legga.
Sono contenta, quindi, che sia passata questa legge; spero che anche l'Europa si renda conto della situazione e la accetti (in realtà, sono abbastanza scettica su questo fatto, e credo che la multa ce la prenderemo… ma si può sempre sperare).
Personalmente, ho conosciuto gli ebook solo un anno fa, esattamente a Natale 2013, quando ho ricevuto in regalo il mio Kobo. E' innegabilmente molto comodo, soprattutto per la quantità di libri che puoi portarti dietro quando materialmente non ne avresti la possibilità. Però non è che ho smesso di leggere i libri di carta, frequento spesso la biblioteca. I miei acquisti di libri cartacei sono calati per altri motivi, e gli ebook mi hanno aiutato a non rallentare la mia passione per la lettura.
Concludo con una riflessione materialista… chissà se questo provvedimento si trasformerà in un calo di prezzo degli ebook?

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