Miss Julia è una sessantenne da poco rimasta vedova. Donna del Sud, educata a non avere opinioni diverse da quelle del marito, o quantomeno a non esprimerle, ha passato quarant’anni di vita matrimoniale con Wesley Lloyd Springer, banchiere, noioso, precisino, integerrimo.
È morto d’infarto, Wesley Lloyd, e Miss Julia l’ha trovato stecchito nella sua lussuosa auto sul vialetto di casa. Certamente è stato uno shock.
Un altro shock è stato scoprire di essere diventata ricchissima: abituata alla parsimonia del marito, non aveva davvero idea di quanti soldi avesse Wesley Lloyd. Ma sembra che si stia riprendendo piuttosto bene dalla sorpresa.
È dunque con animo sereno che una calda mattina va ad aprire la porta di casa: una donna ha suonato il campanello, di certo vuole venderle qualcosa. Ma la donna – “tacchi troppo alti, un abito troppo corto e capelli troppo gialli” – vuole solo lasciarle un ragazzino, il figlio del marito!
Inizia così questo spassosissimo romanzo, il primo di una serie dedicata a Miss Julia. Donna apparentemente tutta d’un pezzo, Miss Julia affascina per la sua capacità di cambiare opinione, d’interrogarsi, di cercare, dopo anni di passività, di prendere in mano la propria vita. Se vuoi che una cosa sia fatta bene, devi farla tu, questo è il suo motto. E nella serie di imprevisti e incidenti, in cui precipita la sua vita dalla comparsa del figlio e dell’amante del marito, questo motto diventa la sua guida. (www.astoriaedizioni.it)
Libro delizioso. Nonostante tocchi argomenti anche delicati, li affronta con una ironia che la parte "seria" passa in secondo piano. Miss Julia, vedova e finalmente libera di fare quello che vuole, soprattutto di non dover essere sottomessa al noioso marito Wesley Lloyd, si ritrova in situazioni pericolose e quasi divertenti. La chiesa locale non le dà tregua perchè vuole i soldi che il marito ha "verbalmente promesso" al pastore. E nel contempo si ritrova a dover gestire il figlio illegittimo del marito, concepito con una donna abbastanza frivola ma che tutto sommato le chiede solo il tempo di seguire un corso che la porterà ad un lavoro.
Il libro è scorrevolissimo. Alcune situazioni sono veramente spassose e roccambolesche (fra tutte mi viene in mente la ninfomania ahahah). Il finale invece è un pelo contorto.
I personaggi sono ben caratterizzati. Miss Julia in primis, l'ho trovata un personaggio carinissimo, sbadata e ingenua; una persona che per tutta la vita è stata sottomessa agli uomini della sua vita e che, rimasta vedova, finalmente si rende conto di essere una persona, con un cervello, e decide di usarlo, anche a costo di sembrare pazza agli occhi di chi l'ha conosciuta prima. Anche la aiutante-governante di colore, Lilian, è una bella macchietta, coi suoi consigli non richiesti ma dispensati con schiettezza. Lo stesso Sam, esecutore testamentario di Wesley Lloyd, e amico di Julia, è un personaggio molto gradevole. E poi l'agente Bates suo pensionante, Bixie l'avvocatessa, il piccolo Lloyd e la madre... è un bel gruppo.
E' abbastanza chiara la critica che l'autrice a nei confronti della comunità, che sa tutto di tutti ma non dice nulla, e anche della chiesa, interessata solo ad espandersi coi soldi dei contribuenti facoltosi (il pastore cerca addirittura di far dichiarare incapace di intendere e di volere Julia per poter amministrare i suoi soldi a favore della chiesa).
Questo libro è il primo della serie di Miss Julia, e sicuramente, appena li trovo, voglio leggere anche i successivi.
Mio voto: 8 e mezzo / 10