mercoledì 26 giugno 2019

Alla fine dell'arcobaleno - Irene Pistolato


Titolo originale: Alla fine dell'arcobaleno (2016)

Per trovare il tesoro a volte bisogna seguire la strada più strana. Cayley Lewis vive e lavora a Londra, ama la confusione della città, il rumore e avere sempre tante persone attorno. La sua fedeltà al lavoro, però, le causa dei problemi nella vita sentimentale. Ma quando la soluzione alle sue beghe amorose si palesa sotto forma di un'offerta di lavoro alquanto originale, Cay tentenna: trasferirsi in un luogo desolato per fare la guardiana del faro, lei che adora stare in mezzo al caos e alla gente? Eppure a volte stravolgere tutto è la soluzione per rimettere tutto a posto. Nel lavoro, e nell'amore…
Una spassosa commedia romantica che farà farà sognare, sorridere e venire voglia di lasciare tutto per ricominciare da zero. Magari su un'isola deserta. (www.amazon.it)

Cercavo un romanzo "da spiaggia" che magari si potesse adattare alla "color coded challenge" e sono incappata in questa breve storia (sono un centinaio scarso di pagine). Mi intrigava molto la storia. Cayley lavora in un ristorante frequentato da ricconi, e tutta la sua vita è concentrata lì, al punto che anche il fidanzato ad un certo punto si stanca perchè non si vedono mai e la lascia. Tutta la sua vita gira intorno al lavoro, tempo per se stessa zero. Finchè le arriva questa strana mail in cui selezionano persone che vadano a fare il custode del faro di un'isola sperduta per un mese. E Cayley mette dentro i suoi dati così per scherzo, finchè poi non viene davvero selezionata e allora decide di partire. Ecco, qui mi aspettavo che Cayley facesse un po' di lavoro su se stessa, magari riflettendo sulla sua vita o le sue scelte. E invece poco dopo compare questo Tod, che si presenta come un personaggio piuttosto sgradevole, al punto che lei prende su e torna sulla terraferma. Ma anche sulla terraferma ritroverà Tod, con atteggiamenti completamente diversi da quelli tenuti sull'isola, e ovviamente sarà amore.
La storia di fondo è carina, molto romantica. E' divertente il modo in cui viene architettata tutta la vicenda (io credevo che il proprietario dell'isola si sarebbe innamorato di lei, almeno prima di scoprire chi è...). Tuttavia, mi è apparso molto strano che mettano su un'isola deserta un uomo e una donna che non si conoscono (e se lui fosse stato un maniaco???). E poi, lui pensava di conquistarla rubandole i biscotti al cioccolato? Mah.. diciamo che queste due cose mi hanno lasciato un po' perplessa. Sì, probabilmente il tempo che passano insieme dal faro va letto in chiave ironica, però non è che avviene così linearmente, cioè a me la parte ironica di Tod non è arrivata. Decisamente meglio dopo, quando tornano sulla terraferma entrambi e cominciano a conoscersi. Bello il discorso che fa Tod sull'arcobaleno. Lettura gradevole.
Mio voto: 7 e mezzo / 10

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