Titolo originale: The cat who played Post Office - 1987
Jim Qwilleran eredita inaspettatamente le immense ricchezze di una vecchia signora e il suo palazzo-museo a Pickax, un paesino all’estremo nord-est degli Stati Uniti. Vi si trasferisce quindi, assieme ai due amati gatti siamesi, Koko e Yum Yum, e assume subito uno staff di eccentrici servitori. Però la scomparsa di una cameriera e subito dopo un delitto gettano una luce inquietante sulla nuova vita che lo aspetta...
Avevamo lasciato Qwill col dubbio se accettare o meno l'eredità di zia Fanny e trasferirsi in questo paesino "600 km a nord di ogni dove". Dopo un po' di titubanza, ovviamente decide di accettare.
La residenza ereditata è una specie di museo, pieno di arredi di pregio, al punto che, avendo bisogno di una governante, Qwill decide di assumere la signora Cobb, che in passato ha gestito un negozio di antiquariato e che sa quindi il valore degli oggetti che lui ha ereditato. Qwill comincia ad inserirsi nella vita di paese, finchè un giorno si sveglia in ospedale, stordito, dopo aver sfiorato un frontale con un furgone. E' stato davvero un incidente? Ovviamente no, e, grazie anche all'amico Arch Riker arrivato al suo capezzale, a poco a poco la memoria gli torna e si rende conto che qualcuno non vuole che lui vada ad indagare su una vecchia storia, successa anni prima, di una ragazza che lavorava per Fanny e che era misteriosamente scomparsa.
Per fortuna che c'è Koko, perchè altrimenti non sarebbe arrivato alla soluzione del caso e probabilmente non sarebbe nemmeno sopravvissuto al libro...
Forse, più che in altri libri, la soluzione del caso è abbastanza chiara, anche se viene fornita a Qwill su un piatto d'argento (o meglio, su una lettera). Koko che gioca a fare il postino è molto divertente. Senza di lui, Qwill non arriverebbe mai a capo degli omicidi.
Lettura tranquilla e rilassante.
Mio voto: 7 e mezzo / 10
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Serie "Il gatto che...":
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Serie "Il gatto che...":
2) Il gatto che mangiava i mobili
3) Il gatto che accendeva il registratore
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