Titolo originale: The cat who played Brahms (1987)
Jim Qwilleran decide di prendersi qualche giorno di vacanza, con l'idea di mettersi a scrivere un libro. In compagnia di Koko e Yum Yum, i diletti siamesi, si mette in marcia verso Pickax, nella contea di Moose, dove abita una cara amica di sua madre, l'eccentrica "zia Fanny". Ma la vita in un piccolo paese appare subito strana a Qwilleran: passi misteriosi sul tetto del cottage, abitanti sospettosi, gente che va a casa sua quando lui è fuori, oggetti dorati che spariscono.
Poi un giorno, mentre sta pescando su una barca condotta da strani marinai, Qwilleran aggancia un cadavere. O è davvero solo un copertone come gli fanno credere? Ma nonostante la nebbia, Jim è convinto di averci visto bene. In breve verrà quindi coinvolto nella ricerca della soluzione del caso, mentre Koko sviluppa una esagerata passione per la musica classica.
Quinto capitolo della serie "il gatto che..". Questo è anche il primo libro ambientato a Pickax City. Per qualche motivo, la Braun, ad un certo punto, ha voluto trasferire il suo personaggio in questo paesino sperduto "600 chilometri a nord di ogni dove", e allora gioca la carta dell'eredità. Perchè purtroppo anche zia Fanny verrà a mancare e, nell'ultimo testamento, ha nominato proprio Qwill erede di ogni suo bene. E Qwill si trova a dover decidere se tornare al suo paese ed accettare un lavoro come giornalista investigativo oppure accettare la fortuna che ha ereditato, sulla quale però pesa il vincolo di doversi stabilire proprio a Pickax.
Un po' come in tutti i libri della Braun, la storia fila lineare fino a quando è ora di dipanare la matassa; lì diventa difficile capire chi sia il colpevole e soprattutto perchè lo faccia. In realtà, la vicenda del copertone è più per mettere sul chi va là il giornalista (infatti la soluzione gli verrà fornita da una sua conoscenza, senza che ciò abbia strascichi nella storia), ma il vero caso su cui si trova ad investigare è più contorto. Per fortuna Koko sa come sono andate le cose e cerca di farsi capire dal suo padrone.
Io ho una vera passione per i due gatti siamesi e per Qwill, quindi, pur non essendo un capolavoro della letteratura gialla, è un libro che si legge volentieri, rilassante e piacevole.
Mio voto: 6 e mezzo / 10
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Serie "Il gatto che...":
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Serie "Il gatto che...":
2) Il gatto che mangiava i mobili
3) Il gatto che accendeva il registratore
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