domenica 12 luglio 2020

Le dodici domande - Vikas Swarup


Titolo originale: Q & A - 2005

Colpevole di aver risposto correttamente a tutte e dodici le domande di un quiz televisivo, e di aver vinto un miliardo di rupie, il cameriere diciottenne Ram Mohammad Thomas viene arrestato. Un goffo paria di Mumbai come lui, che non è mai andato a scuola e non legge i giornali, non poteva conoscere le risposte. Per questo i produttori della trasmissione sono convinti che abbia imbrogliato. Certo è che se l'è andata a cercare: come ripetono gli anziani della baraccopoli in cui vive Ram, non è saggio cercare di oltrepassare la linea che separa l'esistenza del ricco da quella del povero. In questo mondo, non c'è speranza di riscatto. Ma c'è una debole speranza di salvezza, che ha il volto di una donna venuta quasi dal nulla e che dichiara di essere il suo avvocato difensore. Per il momento Ram è salvo. Lo aspetta la notte più lunga della sua vita, quella in cui dovrà spiegare al suo inaspettato legale come sia riuscito a rispondere. Inizia così un racconto in cui va delineandosi uno spaccato dell'India di oggi denso di orrori e di meraviglie. È l'India in cui le diverse religioni raramente convivono in un pacifico e fruttuoso equilibrio, un paese in cui la propria fede può fare la differenza fra la vita e la morte; in cui il profumo dell'incenso si mescola al lezzo delle fogne all'aperto e i colori dei sari contrastano col grigiore dei condomini popolari. (www.ibs.com)

Primo romanzo per lo scrittore Indiano Vikas Swarup, da cui è stato (liberamente) tratto il film "the millionaire". Infatti, avevo visto il film anni fa e tantissime cose sono diverse.
Il libro mi è piaciuto molto. Ti trascina dentro all'India, quella dei bassifondi in cui un bambino orfano deve arrabattarsi in mille modi per tirare a campare. Da orfanotrofi lager ad una casa con due palme nel giardino dove spietati criminali provocano deformità ai bambini in modo da mandarli ad elemosinare. Alla casa di un'attrice che non accetta di invecchiare. A squallidi pensionati. Al quartiere a luci rosse dove si innamora. Al giardino del Taj Mahal dove si improvvisa guida turistica.
Ram ne ha viste tante nella sua vita, ha conosciuto tante persone di ambienti ed estrazioni diverse. Ognuna di loro gli ha parlato di un pezzo di sè. E' proprio per queste conoscenze che lui sa rispondere alle domande più assurde del gioco. Perchè non è detto che lo studio porti alla cultura. Non è detto che la cultura si trovi solo nei libri. A volte le cose sono più dure, ma gli Dei ti sono accanto, come gli aveva predetto un indovino anni prima. 
Il libro è pieno di momenti molto tristi, commoventi. Momenti in cui ti ricordi quanto è una fortuna nascere da una parte o dall'altra della società. E allo stesso tempo è un inno al non mollare, all'andare avanti e cercare una soluzione. Ram non ha mai gettato la spugna, e al tempo stesso non ha neanche mai perso la sua umanità, aiutando come poteva chi gli stava intorno e aveva bisogno. 
Non sono solo i soldi che lo portano a partecipare al quiz; c'è un motivo di vendetta personale. Si scoprirà nel finale e non ve lo svelo. 
Lettura scorrevole, ho divorato il libro in un paio di serate, non riuscivo a metterlo giù. Ho trovato un po' strano che prima parli della sua vita e poi venga fatta la domanda, ma immagino che fare il contrario sarebbe stato più dispersivo. Alcuni dei racconti diventano un po' troppo lunghi, soprattutto quello del soldato e altri. 
Ah, se ve lo chiedete, "Q & A" è l'abbreviazione di questions and answers. 
Mio voto: 9 / 10

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