martedì 28 dicembre 2021

Jane e l'arcano di Penfolds Hall - Stephanie Barron


Titolo originale: Jane and the Stillroom Maid (2000)

Derbyshire, 1806. Jane, in vacanza, sta assaporando il mite clima estivo d'agosto e scoprendo le meraviglie della regione, quando, durante una delle sue passeggiate, trova il cadavere di un giovane uomo, dai boccoli biondi e dal viso bello come quello di un angelo. A sconvolgerla ulteriormente è il coroner che le rivela che non si tratta di un uomo bensì di Tess Arnold, domestica personale di Mr. Charles Danforth di Penfolds Hall, travestita con gli abiti del suo padrone. Tess aveva servito fedelmente a Penfolds per molti anni, prima di essere accusata di stregoneria e cacciata via. Cosa si nasconde dietro la sua morte? È stata la vittima di un pazzo? O qualcuno l'ha tolta di mezzo per seppellire con lei segreti innominabili? Come sempre, il fiuto di Jane per l'intrigo e la menzogna porterà la nostra eroina a lanciarsi in un'indagine pericolosa, e nemmeno le peggiori minacce potranno dissuaderla dalla ricerca della verità.

Quinto romanzo della serie di Stephanie Barron dove l'investigatrice è Jane Austen. In questo libro siamo nel periodo che Jane Austen trascorse in Derbyshire con sua madre e sua sorella nell'estate del 1806, dopo la morte del Reverendo George Austen. Recatesi in visita dal cugino Edward Cooper (parroco), le tre donne si ritrovarono a dover fuggire da un'epidemia di pertosse che colpì la famiglia Cooper, rifugiandosi in Derbyshire. Qui Jane visitò Chatsworth, la dimora dei duchi del Devonshire, che (pare) prese a modello per la Pemberley di Orgoglio e pregiudizio. Naturalmente Jane non può non incappare in un delitto. Questa volta si tratta dell'uccisione di una giovane erborista / dispensiera, che Jane ritrova cadavere, orribilmente mutilata secondo i rituali della massoneria. Sul momento Jane la scambia per un giovanotto, solo in seguito le diranno di chi si tratta.
Tess Arnold (la vittima), al momento della morte, indossava abiti da uomo che, come si scoprirà in seguito, appartenevano al suo padrone, Charles Danforth.
La famiglia Danforth, abitante di Penfolds Hall, sembra che sia perseguitata da un maleficio. Infatti, Charles Danforth ha seppellito tre figlioletti e la moglie, morta per un parto prematuro. Ma Jane non crede affatto ad una maledizione e con l'aiuto di Lord Harold, riapparso misteriosamente, comincia ad investigare, grazie anche alla scoperta del diario in cui Tess segnava le ricette delle cure e i nomi delle persone a cui le somministrava.

Credo che questo sia l'episodio più bello della serie, almeno tra quelli che ho letto finora. Di Jane mi piace l'arguzia e l'ironia, e mi piacerebbe tanto che si sposasse con Lord Harold. Ma ovviamente, vista l'accuratezza storica degli avvenimenti della vita di Jane Austen, so già che non sarà così.
Alcune descrizioni sono un po' prolisse, ma nell'insieme rendono bene l'amore che Jane provava per quel territorio.
La vicenda si dipana chiaramente, anche nel finale. Bisogna fare un po' l'abitudine al tipo di scrittura, che effettivamente ricalca benissimo quella usata da Jane Austen nei suoi romanzi.
Mio voto: 7 e mezzo / 10

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