Titolo originale:
The Ten Thousand Doors of January (2019)
Estate 1901. Un'antica dimora nel Vermont, piena di cose preziose e sorprendenti. La più peculiare è forse January Scaller, che vive nella casa sotto la tutela del facoltoso signor Locke. Peculiare e atipica, almeno, è come si sente lei: al pari dei vari manufatti che decorano la magione è infatti ben custodita, ampiamente ignorata, e soprattutto fuori posto. Suo padre lavora per Locke, va in giro per il mondo a raccogliere oggetti "di un valore singolare e unico", e per lunghi mesi la ragazzina rimane nella villa ridondante di reperti e stranezze, facendo impazzire le bambinaie e, soprattutto, rifugiandosi nelle storie. È così che, a sette anni, January trova una porta. Anzi, una Porta, attraverso cui si accede a mondi incantati che profumano di sabbia, di antico e di avventura... Sciocchezze da bambini. Fantasie assurde, le dicono gli adulti. E January si impegna con tutta se stessa per rinunciare a quei sogni di mari d'argento e città tinte di bianco. Per diventare grande, insomma. Fino al giorno in cui, ormai adolescente, non trova uno strano libriccino rilegato in pelle, con gli angoli consumati e il titolo stampigliato in oro semiconsunto: "Le diecim por". Un libro che ha l'aroma di cannella e carbone, catacombe e terra argillosa. E che porta il conforto di storie meravigliose nel momento in cui January viene a sapere che il padre è disperso da mesi. Probabilmente morto. Così la ragazza si tuffa in quella lettura che riaccende il turbine di sogni irrealizzabili. Ma lo sono davvero? Forse basta avere il coraggio di inseguirli, quei sogni, per farli diventare realtà. Perché pagina dopo pagina January si accorge che la vicenda narrata sembra essere indissolubilmente legata a lei... (goodreads)
January vive nella dimora del signor Locke, datore di lavoro del padre. E' una bambina ribelle, che mal sopporta di stare chiusa in casa. Nelle sue vene scorre il sangue ribelle della madre che lei non ha mai conosciuto.
Il libro alterna la storia di January raccontata in prima persona, alle storie che legge nel libriccino che trova (che sono scritte in terza persona dal padre), e che cominciano parlando di una certa Addison Lee e di un certo Yule Jan, che si scopre abbastanza presto essere i suoi genitori.
Generalmente, un libro con questa trama è potenzialmente un libro che mi può catturare, ma non è successo. Ho trovato un po' pesante la scrittura, infiocchettata da troppe descrizioni (pesanti come sicuramente pesanti erano gli oggetti di casa Locke). Finchè Addison Lee non conosce Yule Jan (che lei rinomina Julian), mi sono chiesta cosa c'entrasse con January; A quel punto è stato ovviamente chiaro, ma eravamo già molto avanti nel libro. Forse è proprio da lì che il libro mi è diventato più interessante.
Non so. La storia dei passaggi tra i mondi è interessante, anche intrigante, ma non mi ha preso. Grande potenziale che mi è rimasto un po' insipido.
Mio voto: 7 / 10
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