domenica 16 ottobre 2022

I miei stupidi intenti - Bernardo Zannoni


Titolo originale: I miei stupidi intenti (2021) 

Questa è la lunga vita di una faina, raccontata di suo pugno. Fra gli alberi dei boschi, le colline erbose, le tane sotterranee e la campagna soggiogata dall'uomo, si svela la storia di un animale diverso da tutti. Archy nasce una notte d'inverno, assieme ai suoi fratelli: alla madre hanno ucciso il compagno, e si ritrova a doverli crescere da sola. Gli animali in questo libro parlano, usano i piatti per il cibo, stoviglie, tavoli, letti, accendono fuochi, ma il loro mondo rimane una lotta per la sopravvivenza, dura e spietata, come d'altronde è la natura. Sono mossi dalle necessità e dall'istinto, il più forte domina e chi perde deve arrangiarsi. È proprio intuendo la debolezza del figlio che la madre baratta Archy per una gallina e mezzo. Il suo nuovo padrone si chiama Solomon, ed è una vecchia volpe piena di segreti, che vive in cima a una collina. Questi cambiamenti sconvolgeranno la vita di Archy: gli amori rubati, la crudeltà quotidiana del vivere, il tempo presente e quello passato si manifesteranno ai suoi occhi con incredibile forza. Fra terrore e meraviglia, con il passare implacabile delle stagioni e il pungolo di nuovi desideri, si schiuderanno fra le sue zampe misteri e segreti. Archy sarà sempre meno animale, un miracolo silenzioso fra le foreste, un'anomalia. A contraltare, tra le pagine di questo libro, il miracolo di una narrazione trascinante, che accompagna il lettore in una dimensione non più umana, proprio quando lo pone di fronte alle domande essenziali del nostro essere uomini e donne. I miei stupidi intenti è un romanzo ambizioso e limpido, ed è stato scritto da un ragazzo di soli venticinque anni. Come un segno di speranza, di futuro, per chi vive di libri. (goodreads)

Ammetto che la copertina (bellissima) mi aveva attirato come il miele un orso; poi quando ho letto la trama mi sono detta mah. Alla fine ho dovuto leggerlo per il gruppo di lettura e abbiamo tagliato la testa al toro, come si suol dire.
Eh, è un libro molto particolare. Innanzitutto, la scrittura è proprio bella, scorrevole, semplice, con delle belle immagini, delle belle metafore. 
All'inizio ero rimasta un po' perplessa dall'idea di antropomorfizzare gli animali, non mi piaceva molto questa cosa. Ho dovuto sforzarmi di leggere il libro come se parlasse in una favola di animali, non farli diventare degli uomini, o lo avrei trovato assurdo.
Ammetto che l'ho appena finito e la sensazione che mi lascia è di grande tristezza.
Ho sentito molto Dio in queste pagine. Solomon parla costantemente ad Archy di Dio e le domande che Archy pone a Dio sono le stesse (alcune, almeno) che mi sono posta io e le persone che conosco. 
Archy, comunque, è un animale, e come tale vive di istinti. Quello che a noi può sembrale crudele, come l'uccidere a sangue freddo gli altri animali più deboli o arrivare addirittura a volersi mangiare un figlio, sono comportamenti che in natura esistono. L'accoppiarsi per istinto è tipico degli animali. 
Nel momento in cui Archy conosce Dio, conosce il tempo, ha coscienza della morte, inizia a rimuginare su i "ma" e i "se", che non sono concetti dell'animale. Solomon aspira a Dio (nonostante il comportamento da usuraio strozzino), aspira all'immortalità scrivendo la propria storia, aspira ad essere uomo perchè gli animali non vanno in paradiso (chi ha poi detto questa cosa?? io non ci credo). Lo stesso percorso fa anche Archy, con un briciolo di altruismo nel momento in cui decide di non far conoscere Dio a Klaus in modo che possa vivere da animale, senza tormentarsi di dubbi. Ma anche lui decide di scrivere la propria storia per non essere dimenticato. 
Non so, in realtà è un libro che ha tante cose dentro. E' semplice perchè non ha una storia complessa, si legge bene, è anche pieno di stereotipi (la volpe usuraio, il cane e la fedeltà,..) però a ben guardare c'è tanto dentro.
Non lo ritengo un capolavoro ma sicuramente è un libro interessante. Sicuramente, parlarne col gruppo mi ha aiutato a capire alcuni punti di vista.
Mio voto: 7 / 10

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