Titolo originale: The Blood Miracles (2017)
Dopo le avventure sanguinarie di "Peccati gloriosi" ritroviamo Ryan Cusack che a vent’anni, dopo un’overdose che gli è stata quasi letale, si rituffa in una vita al limite della legalità. La storia con Karine, che è il suo rifugio e la sua isola di pace, comincia a scricchiolare quando lei, esasperata dai traffici di Ryan, gli dà un ultimatum. La risposta che arriva non è quella sperata. E così Ryan finisce tra le braccia di Natalie, una ragazza schietta, piena di vita e priva di scrupoli. Quando gli viene proposto di seguire una nuova rotta del mercato nero che lo spinge verso la terra della sua mamma, l’Italia, e verso altre forme di delinquenza organizzata, Ryan abbraccia il nuovo incarico con nera passione, mentre la sua bizzarra nonna veglia su di lui da lontano e si misura con i propri fantasmi. A Cork intanto infuria il caos, e Ryan dovrà scegliere da che parte stare e tentare una redenzione forse impossibile. Un romanzo vibrante di sfaccettature, una lettera d’amore a Cork che “come tutte le città detesta i suoi abitanti” e li costringe a confrontarsi con il loro lato più oscuro. (goodreads)
Finalmente è uscito in Italia il secondo libro di questa trilogia (e non vedo l'ora che pubblichino il terzo, spero il prossimo anno).
Ritroviamo Ryan Cusack che dopo aver quasi rischiato di morire per overdose, ricade nello spaccio di droga, riuscendo a trovarsi in mezzo a due fuochi: Dan Kane, che lo ha aiutato sei anni prima quando era nei guai, e Jimmy Phelan, il peggior criminale della città.
Da sei anni va avanti anche la sua relazione con Karine, che cerca in ogni modo di tirarlo fuori dal giro, anche minacciandolo, e lui ovviamente incasinerà tutto finendo tra le braccia di Natalie, senza sapere che lei è l'amante di Dan Kane.
Anche in questo libro, Ryan rischia di morire ma riesce incredibilmente a salvarsi, riuscendo anche a scappare per alcuni mesi in Italia, da cui è deciso di rientrare per agosto (non vi svelo il perchè..).
Dei personaggi del primo libro ritroviamo Maureen, che Ryan non sa essere la madre di Jimmy, da cui Ryan si rifugia diverse volte e che si dimostra quasi affettuosa nei suoi confronti. Lei crede che la musica potrebbe aiutarlo, ma Ryan fa fatica a rimettersi al piano e suonare.
In tutto questo, il libro è intervallato da lettere/pensieri che Ryan rivolge a sua madre morta (è lei quella di origini italiane), spesso incolpandola di essere scappata e averlo lasciato alla mercè di un padre violento.
Non vedevo l'ora di leggere il proseguo della storia di Ryan. Il libro è molto crudo, molto violento, con un linguaggio anche scurrile. Tuttavia mi attrae la storia e mi sono anche affezionata a Ryan. Spero sinceramente che nel prossimo libro riesca a uscire da questo girone infernale in cui è entrato, spero che sistemi le cose con Karine e diventi una persona diversa dal padre. Padre che, nel finale di questo libro, ha incredibilmente degli atteggiamenti paterni che non ha mai avuto, abbracciandolo per la prima volta in vita sua e dicendogli che andrà tutto bene. Sono pagine molto belle ed intense.
Mi piace molto anche il personaggio di Maureen, che probabilmente potrebbe essere una nonna per Ryan, e che a modo suo prova ad aiutarlo, col suo modo burbero da pazza.
Ho trovato un po' contorta la storia del traffico di pastiglie di droga, soprattutto nel finale quando c'è un po' un ribaltone di ruoli e la spiegazione è molto frettolosa. D'altronde, l'autrice ce l'ha un po' questo stile "a flash", frasi brevi, episodi raccontati in più tempi. Bisogna prenderci un po' la mano con questo stile narrativo che però è abbastanza incalzante.
Piaciuto, forse un pelo meno del primo libro, anche se nel finale succedono alcune cose (Tony, Karine) molto commoventi.
Mio voto: 7 e mezzo / 10
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