Ieri, 13 luglio 2023, all'età di 94 anni è morto Milan Kundera.
Francese di origine cecoslovacca, nato a Brno l’1 aprile 1929, lo scrittore è stato poeta, saggista e drammaturgo.
Intellettuale di riconosciuta fama, figlio di un pianista, Kundera da giovane si dedicò al jazz, al teatro, e si laureò alla Scuola di Cinema di Praga.
Nel 1968 Kundera si schierò a favore della cosiddetta “Primavera di Praga“, e fu costretto a lasciare il posto di docente che occupava (era già stato espulso dal Partito Comunista nel 1948, quando era uno studente, per via di alcune critiche, e lo fu di nuovo nel 1970). Nel 1975 emigrò in Francia. I suoi romanzi più recenti li ha scritti in lingua francese e non ha concesso a nessuno i diritti di traduzione in lingua ceca.
Il suo libro più noto è senza dubbio "L’insostenibile leggerezza dell’essere" (uscito nell’84), ma scrisse anche altro: "Lo scherzo" (1967), "Il valzer degli addii (1972), "La vita è altrove" (1973), "Il libro del riso e dell'oblio (1978), "L'immortalità (1990), "La lentezza (1995), "L'identità" (1997), "L'ignoranza" (2001), "La festa dell'insignificanza."
Nessun commento:
Posta un commento