Titolo originale: I'll find you - 2018
Emily Jacobs è appena stata ricoverata nell'ospedale dove lavora come infermiera, per una piccola operazione. Quando si sveglia nel cuore della notte, ancora confusa dall'anestesia, fatica a capire bene cosa stia succedendo. Per un momento le sembra quasi che un medico stia cercando freneticamente di rianimare la paziente nel letto a fianco, ma la spossatezza dovuta ai medicinali ha la meglio ed Emily si riaddormenta. Al risveglio chiede spiegazioni, ma la risposta è che il letto accanto al suo è sempre stato vuoto. Una volta tornata al lavoro, Emily è decisa a non dare più peso alla cosa, ma il ritrovamento di un braccialetto riporta a galla tutte le sue inquietudini. Potrebbe essere della donna scomparsa? Più ci pensa e più si convince che i suoi colleghi nascondano un terribile segreto. Potrebbe sbagliarsi, è vero. Forse per colpa di un trauma del suo passato che rischia di influenzarla... E se invece avesse ragione? Chi altro sarebbe in pericolo? (www.anobii.com)
Trama interessante. Emily è una infermiera che si fa in quattro per aiutare gli altri, è caparbia, è preparata, è brava in quello che fa. Ma la scomparsa della sua amata sorella minore la fa uscire di testa per il dolore. Ed è questo che cercano di farle credere tutte le persone che ha intorno, che le sue capacità mentali sono troppo provate e che non c'è mai stata nessuna ragazza nella stanza con lei. Ma Emily non ci sta, non si dà per vinta, è sicura di ciò che ha visto ed andrà fino in fondo fino a scoprire cosa è esattamente successo, rischiando anche la pelle.
Leggendo il prologo mi ero un po' spaventata, temevo che fosse più horror che thriller.
La storia è avvincente, ho letto il libro in due giorni (ammetto che questa quarantena sta aiutando molto nella lettura..), ero curiosa di vedere come si sviluppava la vicenda, perchè con una storia così è un attimo fare uno scivolone. Tasto dolente del libro: la scrittura. Non so se sia "solo" un problema di traduzione, ma il linguaggio ha bisogno di essere affinato un altro po'. Questa storia in mano ad un giallista navigato sarebbe spettacolare. E poi si sente molto che l'autrice ha fatto l'infermiera per tanti anni, perchè utilizza termini e procedure mediche un po' troppo tecniche.
Nel complesso il libro mi è piaciuto abbastanza, anche se il finale è un po' deludente e semplicistico. Ho passato tutto il libro a chiedermi cosa fosse successo a Zoe e poi ... ?
Mio voto: 7 e mezzo / 10
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