giovedì 20 maggio 2021

Blu come la notte - Simone van der Vlugt



Titolo originale: Nachtblauw (2016)
Titolo in inglese: Midnight blue

Il laboratorio di pittura si trova proprio dietro il negozio. E al di là c'è la sala di cottura. Le porte sono aperte e sento uscire il calore dei forni. [...] «Si metta qui, prego. Frans, dalle un pezzo di scarto, colore e pennelli» dice Evert. Mi siedo un po' a disagio mentre mi portano gli oggetti richiesti. «Faccia qualcosa di bello» mi esorta Evert prima di andarsene. [...] «Molto bello» dice l'uomo con una voce che tradisce sorpresa. «Considerati dei nostri, signorina. Come ti chiami? Io sono Quirijn, responsabile dei forni.». È il primo incoraggiamento che ricevo e mi sento lusingata. Sorrido. «Grazie» gli dico. «Io sono Catrijn». 

Siamo nei Paesi Bassi, durante il Secolo d'Oro, il diciassettesimo, in cui tutto fiorisce, e non solo i famosi tulipani che hanno dominato la prima bolla speculativa della storia del capitalismo: fiorisce anche la pittura con Vermeer e Rembrandt; la matematica e la fisica con Huygens; la filosofia con Baruch Spinoza; i viaggi per mare della Compagnia Olandese delle Indie Orientali; le maioliche di Delft. E le donne? Le donne, di solito, lavorano silenziose nelle case, come madri o governanti, cuoche o contadine. Il Secolo d'Oro esiste anche per quelle come Catrijn, nate e cresciute in povertà, schiave della terra e del marito. Ma il vento cambia, e bisogna saper issare la vela giusta: quando Catrijn si ritrova vedova di Govert, uomo alcolizzato e violento, capisce che è arrivato il momento per buttarsi nella mischia e tentare di realizzare i propri desideri. Cercare fortuna in città, guadagnare dei soldi, innamorarsi e, perché no, inseguire il suo grande sogno: diventare decoratrice di ceramiche. Ha inizio così un'avventura che la porterà nella grande Amsterdam e nelle fabbriche di ceramiche di Delft. Nei luoghi dove passa la Storia e le donne coraggiose come lei possono pensare di forgiare il proprio destino. (ibs.it)

Mi è piaciuto. E' stata una lettura gradevole, leggera, nel senso che è scritta con un linguaggio semplice, pur avendo dei contenuti anche importanti questi vengono esposti senza renderlo un romanzo tragico; mi riferisco alle sofferenze che ha subito Catrijn, prima col marito, poi con lo stalker Jacob, poi con la peste. E' un romanzo "positivo", si incentra più sulle cose che si sistemano piuttosto che sulle tragedie. Probabilmente mi è piaciuta in modo particolare, e mi ha coinvolta, la creatività delle ceramiche e di Catrijn.
E' molto bella l'ambientazione storica della vicenda. Le descrizioni dei luoghi ti portano proprio indietro nel tempo. Alcuni dei personaggi sono veri (i pittori, ma non solo), mentre Catrijn, Evert e la loro fabbrica sono inventati.
Una storia semplice ma molto gradevole.
Mio voto: 8 / 10.

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