sabato 1 maggio 2021

Miele di cardo selvatico - Sara Paborn

 

Titolo originale: Tistelhonung (2000)

Ebba Lindqvist in Svezia è una vera "guru dei sentimenti". Conduce un talk show e ha scritto numerosi libri, tutti diventati dei bestseller. Ma dopo un divorzio terribile, reso pubblico dai media, la sua credibilità crolla improvvisamente e la sua carriera si interrompe. D'altronde chi vorrebbe un consiglio romantico da una triste divorziata? Ebba è in difficoltà e riesce a malapena a pagare i conti creando cruciverba, così quando le viene proposto di scrivere un articolo sui matrimoni duraturi, accetta il lavoro, seppur con riluttanza. Proprio negli stessi giorni legge su un giornale la lettera di un'anziana signora che parla dell'amore eterno firmandosi "Una sognatrice" e decide di intervistarla. Veronika Mörk ha settantanove anni e vive in una casa di riposo, ma non è una mite vecchietta. È sagace ed elegante e l'incontro con lei è molto diverso da come Ebba se l'era immaginato. Veronika ricorda il suo grande amore, che non è il marito defunto con cui è stata felicemente sposata per sessant'anni ma è Bo, uno studente d'arte conosciuto nell'estate del 1955. Quell'anno lei, diciassettenne, lavora nella pensione di sua madre a Båstad e sogna una vita migliore e, soprattutto, l'amore. E quando Bo arriva alla pensione, il mondo di Veronika viene completamente sconvolto. Ebba a questo punto si ritrova in missione. Potrebbe non essere in grado di salvare la propria catastrofica vita amorosa, ma forse può riportare un po' di gioia in quella di Veronika. È determinata a capire cosa sia successo nel lontano 1955. Perché i due innamorati non sono rimasti insieme? Che ne è stato di Bo? Quella che inizia solo come un'intervista si trasforma in una sincera amicizia tra due improbabili alleate nel difficile gioco dell'amore, che cambierà il corso di entrambe le loro vite. Miele di cardo selvatico è un romanzo delicato e romantico e, attraverso personaggi adorabili e un disarmante senso dell'umorismo, Sara Paborn coinvolge il lettore nelle emozioni indimenticabili dei sentimenti giovanili, riflettendo nello stesso tempo seriamente su cosa sia l'amore. (ibs.it)

Come fa un amore a durare 60 anni? Se lo chiede Ebba, che ha dispensato consigli di coppia in un programma seguitissimo, scrivendo anche libri di successo sul tema, ma che con le sue scelte di vita ha sbriciolato tutta la credibilità e l'autorevolezza che si era conquistata negli anni. E riceve questo incarico che ad un certo punto si rivela un buco nell'acqua perchè Veronika sì, è stata sposata sessant'anni con suo marito, ma l'uomo di cui è sempre stata innamorata è un altro, che non vede da quando aveva 17 anni.
Nel libro si alterna il 2019, con la storia disastrosa di Ebba e l'incontro tra lei e Veronika (che comincia ad avere dei problemi di memoria a breve termine), e il 1955 cioè l'anno in cui Veronika ha conosciuto Bo. 
E' una lettura molto scorrevole, leggera ma intensa, perchè nella storia che ci racconta Veronika c'è tutta la sofferenza di una diciassettenne troppo alta e troppo poco guardata, che ancora non sa cosa vuol dire amare un ragazzo e che pensa di essere destinata all'infelicità, mentre nella storia di Ebba c'è la sofferenza di una donna che ha lasciato un marito (Tom) per mettersi con un altro uomo (Erik, un cantante suo idolo di gioventù) il quale però ad un certo punto mette incinta la sua ex e decide di voler fare il padre. E, seppure in modo non pesante, ci sono le riflessioni delle due donne, della Veronika diciassettenne e della Ebba quarantenne che riflette sulle scelte della propria vita e che solo nel confronto con Veronika riesce a smuoversi da quella immobilità in cui si era rinchiusa per dolore.
Questo libro in Svezia è stato candidato come libro del 2020. A me è piaciuto molto. Ci sono pagine intense ma non pesanti. C'è una bella storia d'amore e un bel percorso di riflessione. C'è il filo conduttore delle api, che accompagna tutta la stagione di Veronika. 

"Adesso guardo il vetro invece, e stavolta non distolgo lo sguardo. Mi restituisce l'immagine di una donna seduta. Mi viene voglia di afferrarla e scuoterla. Mi viene voglia di dirle:" Dai, adesso andiamo. Da qualche parte arriveremo"".

Lettura molto piacevole.
Mio voto: 8 e mezzo / 10

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