Titolo originale: Angels & demons (2000)
Marchiati a fuoco, prima di essere barbaramente uccisi ed esposti come monito per le strade di Roma. Questa è la sorte che toccava agli Illuminati, l'antica setta di scienziati perseguitata in secoli oscuri dalla Chiesa cattolica. Un rituale crudele, ben conosciuto da Robert Langdon, lo studioso di iconologia del "Codice da Vinci". Ma quando la storia si ripresenta, il fascino si trasforma in raccapriccio. Svegliato in piena notte e trasportato dagli Stati Uniti in Svizzera, Langdon è costretto a esaminare, nei laboratori del CERN di Ginevra, un cadavere orrendamente mutilato. Sul petto della vittima, impresso a fuoco, il terribile segno degli Illuminati: lo scienziato ucciso ha difeso fino all'ultimo il segreto di un'arma sperimentale rubata dagli assassini. (ibs.it)
Primo libro con protagonista Robert Langdon, studioso e docente di simbologia religiosa. In questo romanzo viene praticamente trascinato al CERN perchè è morto uno dei più stimati scienziati, Leonardo Vetra, che stava lavorando con la figlia Vittoria all'antimateria. Ma questa scoperta ha delle implicazioni anche di stampo religioso e il contenitore della scoperta scientifica, che può avere effetti letali come una bomba atomica, è stato trafugato e portato da qualche parte nella Città del Vaticano, dove si sta tenendo il conclave per eleggere il nuovo pontefice. Ma anche qui c'è un mistero: dove sono finiti i quattro cardinali papabili che non si sono presentati al conclave? In una scia di orrori, Langdon e Vittoria si troveranno coinvolti in una caccia all'assassino, rischiando anche di lasciarci la pelle.
Anni fa avevo visto il film, un po' macabro ma veramente piacevole. Il libro differisce in alcune parti, ma sostanzialmente la storia è quella, quindi i "colpi di scena" non sono stati una sorpresa. Purtroppo viene facile il paragone con "Il codice da Vinci" che è un libro decisamente più trascinante e coinvolgente, cosa che non ho trovato in "Angeli e demoni", o almeno non completamente. Ero curiosa però di leggere qualcosa di Dan Brown in quanto è nato il mio stesso giorno (22 giugno).
La prima parte del libro (quasi un quinto) è una lunga e pesante spiegazione sulla materia e l'antimateria, e non vedevo l'ora che finisse. Poi finalmente Langdon e Vittoria Vetra vengono convocati dalla Guarda Svizzera vaticana e lì la storia prende un po' più di brio. E' interessante la caccia all'assassino per i monumenti cittadini. Diventa un po' rocambolesco e a tratti difficilmente credibile nel centinaio di pagine conclusive, sembra più scritto pensando alla spettacolarità di un film.
La scrittura di Dan Brown è piacevole, anche coinvolgente, a parte quando si lancia in lunghe e pesanti descrizioni che invece diventano veramente eccessive.
Libro piacevole ma taglierei un terzo di pagine che non aggiungono brio al racconto.
Mio voto: 7 / 10
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