lunedì 12 luglio 2021

Melodia della terra. Giamilja - Cingiz Ajtmatov


Titolo originale: Džamilja (1958) 

Un piccolo villaggio della Kirgisia. Una ragazza splendida, Giamilja, capace di illuminare una giornata con il suo canto e il suo entusiasmo; ma anche ruvida, tenace, ribelle, capace di tenere a distanza gli uomini che la divorano con gli occhi. Suo marito Sadyk, che presta servizio militare al fronte, non l'ama come forse lei desidererebbe, nelle sue lettere le riserva pochissime attenzioni, sembra quasi averla dimenticata. Danijar invece, un uomo timido e un po' ombroso che dal fronte ha appena fatto ritorno a causa di una ferita, si innamora perdutamente di lei. Seit, il giovanissimo cognato di Giamilja, sente la forza irresistibile di quell'attrazione, ne viene calamitato. Anche in lui, man mano che il loro amore affiora e prende il volo, sboccia una passione incontenibile: il desiderio di trasporre sulla tela, di rendere tangibile e immortale la bellezza di quello slancio attraverso la pittura. (ibs.it)

"Quando ascoltavo Danijar,mi sentivo trasportato a gettarmi sulla terra e a stringerla come un figlio stringe la madre, per il solo fatto che un essere umano poteva tanto amarla"

Libro molto breve, un centinaio di pagine, nel quale un ragazzo chiamato Seit scopre all'improvviso l'more per la pittura e il desiderio di dipingere l'amore tra sua nuora e Danijar per mettere su tela la loro felicità.
Carino, decisamente meno intenso dell'altro libro che avevo letto di Ajtmatov (il primo maestro). Una storia d'amore che vince sulle convenzioni kirgize secondo cui Giamilja dovrebbe imparare a gestire la casa in attesa che il marito torni dal fronte, e che per lei ha sempre poche parole.
Mio voto: 6 e mezzo / 10

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