mercoledì 20 ottobre 2021

Cambiami - Andrej Blatnik



Titolo originale: Spremeni me (2008)
Titolo inglese: Change me

"Cambiami" è una storia d'amore e l'esigenza di diventare un altro. Ambientato in un prossimo futuro, Cambiami, con le sembianze di un'analisi sociale, ci racconta di come Borut ha abbandonato la sua vita per costruirne una nuova, totalmente diversa. Lui è un pubblicitario ricco e affermato, e non ne può più. Non ne può più di vendere illusioni, di vivere in modo smisurato in un mondo dove il capitalismo ha portato la realtà alle estreme conseguenze, dove tra ricchi e poveri c'è un baratro incolmabile, ma soprattutto non ne può più di non riuscire ad avere l'unica cosa importante per lui: la sensazione di fare la cosa giusta. Fare la cosa giusta è mangiare la frutta vera, e non più la frutta di plastica, è avere di nuovo un rapporto profondo con la moglie e non portare avanti la commedia di una vita. Il rifiuto di Borut è il rifiuto di un mondo decaduto, di una realtà priva di umanità, di relazioni che hanno perso ogni senso. Il suo rifiuto è il suo cambiamento, è l'abbandono di una vita per provare a essere un uomo nuovo. È così che Borut inizia il suo vagabondaggio e incontra personaggi che hanno capito che cosa è fare la cosa giusta, come il barbone che gli aiuta a distruggere il Grande computer della Sintesi, la fabbrica del cibo sintetico. Per Borut ora tutto è cambiato, e la sua sfida è quella di cambiare il rapporto con sua moglie. Per poter un giorno ritrovarsi insieme. Un'altra volta.(ibs)

Speravo di trovare qualche recensione online per confrontarmi un po' ma non ne ho trovate.
Non fingerò di aver capito completamente questo libro. Ho capito dei punti: l'insoddisfazione di questo uomo, il mondo che si ciba di cibo sintetico mentre quello vero si trova sottobanco, il voler andare contro corrente, la vita su più mondi paralleli, i pubblicitari che ti inculcano bisogni che non hai.
Credo che l'autore abbia voluto fare un esperimento narrativo carico di ambientalismo con una velata denuncia a ciò che ci costringe ad essere tutti uguali, tutti conformati a quello che i pubblicitari vogliono darci a bere.
Il risultato però è piuttosto caotico; stavo per scrivere distopico ma non sono sicura che sia il termine esatto perchè la distopia ha comunque un suo ordine. Ci sta proprio meglio "caotico" in effetti.
Non è di facile lettura, con tanti dialoghi e tanti pensieri di Borut o Monika intervallati al racconto di quello che sta succedendo. Ogni capitolo nuovo riscrive l'ultimo paragrafo di quello precedente; carino fatto due o tre volte, ma dopo mi è venuto a noia. Un po' tutto il racconto mi ha annoiato perchè mi ha dato l'impressione di avere grandi intenzioni ma alla fine di non arrivare dove voleva. E' una specie di finale aperto in effetti.
Noioso. Forse dovrei soffermarmi a rifletterci sopra per ore, ma sinceramente non ne ho voglia, mi basta così.
Mio voto: 5 / 10

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