mercoledì 20 ottobre 2021

L'indovina di Istanbul - Michael David Lukas


Titolo originale: The Oracle of Stamboul (2011)

1877, Costanza, sulle sponde del Mar Nero: è una notte di guerra e di razzia, ma anche di speranza. Mentre una divisione di cavalleria dello zar semina il terrore in città, nella casa di un venditore di tappeti ebreo viene alla luce una bambina. Si chiama Eleonora, e un'antica profezia prefigura per lei un destino straordinario. Eleonora cresce senza la madre e con un padre amorevole ma spesso assente, che la affida a una matrigna rigida e repressiva. Niente però può impedirle di mostrare il suo talento: a soli sei anni Eleonora ha una memoria prodigiosa e una grande abilità nel far di conto, ma soprattutto vive per i libri. È nei libri, e nelle diverse lingue in cui sono scritti e che lei impara senza alcuna difficoltà, che Eleonora trova il suo destino. Un percorso avventuroso, costellato di entusiasmi ma anche di tragedie, la porterà fino a Istanbul, maestosa capitale di un impero ormai in disfacimento, e quando inizierà a spargersi la voce dei suoi talenti, la ragazzina varcherà la soglia del palazzo del sultano, legando così indissolubilmente il suo destino a quello di un impero. (ibs)

Cercavo un libro ambientato in Turchia e sono stata conquistata dalla trama, molto accattivante, di questo. Tuttavia, la lettura non è stata così entusiastica come mi sarei aspettata, e mi viene quasi il dubbio che l'autore abbia deliberatamente evitato la storia che, probabilmente, chiunque si sarebbe aspettato di leggere, alla ricerca di una originalità che però lascia a desiderare.
La profezia e le upupe sempre presenti erano un bell'inizio. Le atmosfere della città turca sono molto affascinanti, anche se le descrizioni sono veramente molto prolisse e talvolta piuttosto verbose, con molte similitudini di scarso significato. 
A oltre tre quarti del libro, Eleonora non è ancora stata a palazzo. La sua attività di "oracolo" si riduce ad un singolo episodio, peraltro in cui viene scritto che ha rivelato qualcosa ma non ci è dato sapere cosa; più un suggerimento dato al principe.
Il fatto che Eleonora fosse ebrea era assolutamente insignificante nella storia. Trovo invece poco realistico il suo modo di comportarsi, sicuramente più adatto ad una ragazza un po' più grande (va beh la bambina prodigio, ma se non me lo fossi dovuta ricordare in continuazione le avrei dato almeno 6/7 anni di più).
Il finale è un po' affrettato. Sembra che non sapendo come far proseguire la storia, l'abbia troncata lì, spacciandola per una "scelta di libertà". 
Gran bella idea narrativa, ma la realizzazione lascia molto a desiderare. Viste le premesse e l'ambientazione, questo libro poteva essere magico.
Mio voto: 6 e mezzo / 10

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