Titolo originale: Agatha Raisin and the wellspring of death (1998)
Delusa per l’ennesima volta da James, che a Cipro l’ha addirittura abbandonata, Agatha torna a casa depressa e apatica. Cerca di distrarsi partecipando alle riunioni delle Dame di Carsely, ma anche lì non trova nulla che la interessi. Si dibatte, infatti, della proposta che l’azienda idrica appena fondata ha fatto al consiglio comunale di Ancombe, un villaggio vicino, e cioè di prelevare giornalmente l’acqua della sorgente del posto, dietro pagamento. Nel consiglio ci sono due schieramenti opposti, chi pensa sia bene accettare, perché il comune incassa dei soldi e non si fa del male a nessuno, e chi sostiene che sarebbe un’indegna commercializzazione di un bene comune… Agatha trova tutto ciò piuttosto noioso, fino a quando, su richiesta del suo vecchio amico-nemico Roy Silver, decide di curare il lancio dell’azienda idrica. E appena presa la decisione, s’imbatte nel corpo del presidente del consiglio comunale proprio sotto la sorgente. Era piuttosto anziano, il morto: è scivolato e ha battuto la testa o qualcuno lo ha ucciso? Agatha si mette a investigare: riuscirà a ottenere l’aiuto di James e a riprendere in tal modo la loro relazione? (goodreads)
Agatha e James non si parlano dopo Cipro. E oltre al fatto che lui le manca, non ce la fa proprio a fare la dama di Carsely e attività simili. Così quando il suo ex collaboratore Roy, amico-nemico (che poi mi chiedo come faccia a considerarlo ancora un amico) la chiama per proporle di curare il lancio pubblicitario della nuova azienda idrica, lei prima gli sbatte il telefono in faccia poi però decide di accettare, trovandosi anche in una tresca con l'affascinante proprietario.
Ovviamente il ritrovamento del cadavere del presidente del consiglio comunale, unico a non aver ancora detto se è favorevole o meno alla cessione della sorgente, ad Agatha stimola il desiderio di ficcanasare in giro. Ma senza James si diverte meno, se ne rende conto anche Bill Wong il poliziotto, che cerca in ogni modo di farli "lavorare" insieme.
La storia è carina, forse non limpidissima. Agatha interroga tutti i membri del consiglio comunale ma non arriva a capo di nulla. Nel frattempo però si concede un "toy boy" e questa situazione la fa continuamente riflettere sulla vecchiaia che avanza.
Secondo me l'autrice ha volutamente ingarbugliare un po' la situazione, non dandoci proprio tutti gli indizi per arrivare alla soluzione.
Carino, non il migliore della serie finora.
Mio voto: 7 / 10
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