venerdì 6 febbraio 2015

Il buio oltre la siepe - Harper Lee



Titolo originale: To kill a mockingbird (1960)

Maycomb (cittadina immaginaria dell'Alabama), anni '30.
Scout (Jean Luoise) e Jem (Jeremy) Finch abitano col padre Atticus, avvocato, e la domestica di colore Calpurnia.
Passano i loro giorni fantasticando su Arthur (Boo) Radley, un vicino di casa che da anni vive rinchiuso in casa, avendone paura ma essendone anche piuttosto incuriositi.
Durante l'estate, a loro si aggiunge Dill, un bambino orfano di padre che passa le estati da una zia a Maycomb.
Un giorno ad Atticus viene affidato il caso di Tom Robinson, un giovane di colore accusato ingiustamente di aver violentato Mayella Ewell. Atticus, durante il processo pubblico, riesce ampiamente a dimostrare che il giovane è innocente, ma la giuria lo considera comunque colpevole. Sono gli anni in cui una persona di colore l'avrà comunque persa contro una persona bianca. Atticus decide che ricorreranno in appello, avendo buone speranze, ma mentre si trova nel carcere Tom cerca di scappare e viene ucciso dalle guardie.
Il padre di Mayella, Bob Ewell, minaccia pesantemente Atticus, dicendogli che prima o poi gliela farà pagare. E infatti, durante la notte di Halloween, dopo la rappresentazione teatrale fatta a scuola, mentre Jem e Scout rientrano verso casa, Bob li segue e li aggredisce. Scout non vede cosa succede, perchè ha ancora addosso il suo costume da prosciutto della recita. Si accorge a casa che l'uomo che li ha salvati è il fantomatico Boo Radley.


Bellissimo. E' un libro che da tanto tempo volevo leggere. Non ho nemmeno mai visto il film, e anche a questo provvederò.
Siamo nell'Alabama degli anni '30, anni in cui i neri (che vengono chiamati “cioccolati”) sono considerati inferiori ai bianchi. Però ci sono alcune persone, come Atticus, per cui una persona è una persona indipendentemente dal colore della sua pelle. Atticus sa che quel processo porterà molte persone a parlar male di lui, ma lui prosegue per la sua strada. Sa fin dal principio che probabilmente la giuria condannerà Tom, per paura di ritorsioni, però il suo intento è di insinuare un po' di dubbio in chi ascolta. E raggiunge perfettamente il suo scopo.
La vicenda è narrata in prima persona da Scout, la bambina. La narrazione è scorrevole, emozionante, il libro si legge tutto d'un fiato. La storia non ha punti morti. I personaggi sono ben delineati. Atticus Finch è quasi mitico. Il libro affronta un argomento delicato come il razzismo con gli occhi puliti dei bambini.
Il titolo originario, tradotto, sarebbe stato “uccidere un usignolo”. Un peccato secondo Atticus, perchè gli usignoli sono uccellini innocui che non fanno male a nessuno, non rubano il nido agli altri uccelli, ma anzi regalano una musica gradevole a chi hanno intorno. All'usignolo è paragonabile sia Tom, il ragazzo nero, una facile preda della cattiveria degli Ewell, sia Boo Radley, che verrebbe gettato in pasto al mondo se venisse svelato che è stato lui a salvare i bambini uccidendo Bob Ewell (mentre lui ha scelto di rimanere fuori dal mondo).
Mio voto: 10 / 10.

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