Titolo originale: The lunar chronicles - Scarlet (2013)
Anno 126, Terza Era.
Androidi e umani popolano le strade di Nuova Pechino, sotto lo sguardo implacabile degli abitanti della Luna. Cinder, giovane cyborg e legittima erede al trono lunare, evade dalla prigione in cui è stata rinchiusa per partire alla volta di Parigi, alla ricerca della donna che in passato l'ha nascosta dalla malvagia Regina Levana. Il suo destino si intreccia a quello di Scarlet, giovane contadina francese costretta ad abbandonare la sua fattoria per ritrovare la nonna, scomparsa senza lasciare traccia. Insieme, con l'aiuto dell'ambiguo Wolf, esperto di combattimenti clandestini, e dell'affascinante cadetto Carswell Thorne, Scarlet e Cinder scopriranno di dover combattere un nemico comune: la Regina Levana, pronta a scatenare la guerra per indurre il principe Kai a sposarla e affermare la supremazia dei Lunari sulla Terra. Vigilata da una luna ostile e minacciosa, Scarlet, moderna Cappuccetto Rosso, dovrà attraversare una città insidiosa come il profondo del bosco, e scoprire se dietro il conturbante Wolf si nasconde un alleato... o un predatore. (www.anobii.com)
Secondo libro delle cronache lunari. Non potevo lasciar passare troppo tempo a leggerlo perchè queste saghe o le continui subito o ti dimentichi le cose. O almeno, a me capita così.
Questo secondo libro ha come protagonista una novella cappuccetto rosso, la cui nonna è stata rapita da dei lupi che sono in realtà dei soldati bioingegnerizzati al servizio della regina Levana che vogliono ovviamente arrivare alla principessa Selene. E proprio uno di questi lupi, il maschio alfa che in realtà sta scappando dal gruppo e si mantiene facendo combattimenti clandestini, si innamora, ricambiato, di Scarlet. Ma la ragazza più volte avrà da chiedersi se Wolf è davvero sincero o meno. Prevarrà in lui l'istinto omicida o prevarrà l'istinto di protezione verso Scarlet? Va beh, la domanda è retorica, alla fine del libro Wolf è un lupo abbastanza smieloso... E' interessante la ricostruzione del personaggio del lupo che ne ha fatto la Meyer.
Nel frattempo Cinder, cercando di scappare dalla prigione in cui era tenuta, finisce per sbaglio nella cella del capitano Thorne, il quale in realtà è un cadetto che ha disertato ed ha rubato una navicella dell'esercito della Repubblica Americana e che con questa navicella porterà Cinder in Francia, a Rieux, alla ricerca di Michelle Benoit, ex aviatore che ha fatto parte dell'unica spedizione di terrestri sulla luna e che pare abbia aiutato a non far morire la principessa Selene. Michelle Benoit non è altri che la nonna di Scarlet.
Nel libro procedono di pari passo l'evasione di Cinder e Thorne e la ricerca da parte di Scarlet di sua nonna (ad un certo punto accompagnata da Wolf). Sarà a Parigi, nel mezzo dei tumulti provocati dalla regina Levana, che i quattro si incontreranno e proseguiranno la fuga a bordo della navicella Rampion, nella quale Cinder ha impiantato il chip della personalità di Iko in modo che funga da sistema di controllo..
In pochi capitoli si parla anche dell'imperatore Kai, che per far cessare la guerra accetta di sposare la regina Levana.
Questo libro è sicuramente più complesso del precedente, ed è pieno di battaglie e combattimenti che ho trovato un po' noiosi da leggere (sicuramente in un film sarebbero spettacolari). Ho trovato molto tenera la storia di Wolf e Scarlet, e mi è piaciuto molto il personaggio di Scarlet, diciottenne "con gli attributi". Anzi, forse mi è proprio piaciuto più il personaggio di Scarlet rispetto a quello di Cinder, che in questo libro impara un po' ad usare il proprio potere da lunare ma commette anche tanti errori di ingenuità. Cinder decide di non andare in Africa come le aveva detto il dottor Erland, ma fa di testa sua e si dirige in Francia; purtroppo arriva tardi e non avrà modo di parlare con nonna Benoit.
La scrittura è molto fluida, pur essendo più lungo del precedente, in realtà il libro scorre molto bene. Così come si alternano molto bene le storie delle due protagoniste. Mi è anche piaciuto che sia tornata fuori Iko.
Mio voto: 7 e mezzo / 10.
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