martedì 19 aprile 2022

Fascismo mainstream - Valerio Renzi


Titolo originale: Fascismo mainstream (2021)

Il fascismo è un fenomeno che appartiene esclusivamente al passato o si può riproporre davvero nel futuro? Dirimere questo nodo è fondamentale per capire l'avanzata dell'estrema destra, il successo di tesi xenofobe e suprematiste, l'ingresso nel dibattito pubblico di concetti e riflessioni fino a poco tempo fa ritenuti impresentabili. Valerio Renzi, giornalista e scrittore, ha partecipato negli ultimi anni come relatore o auditore a una gran quantità di dibattiti sui temi del razzismo, dell'avanzata dell'estrema destra, sull'azione dei gruppi neofascisti e neonazisti. Si è reso conto che c'era l'esigenza di iniziare ad affrontare la questione con una prospettiva differente, abbandonando un approccio puramente descrittivo ed entrando nello specifico del perché quella che sembrava un'ideologia definitivamente sconfitta dalla storia si riaffacci sullo scenario contemporaneo, raccogliendo consensi e determinando il senso comune. La tendenza maggioritaria di giornalisti, intellettuali, esponenti politici democratici, progressisti, è quella di pensare i propri avversari come privi di idee. Le parole d'ordine e i discorsi dei fascisti e della destra vengono presentati semplicemente come un'ideologia bestiale, una sorta di deviazione patologica da quello che è giusto e naturale. (ibs)

Premetto che, se non mi fosse stato richiesto per un torneo letterario, non avrei mai e poi mai letto un saggio a sfondo politico. Detto questo, ho trovato interessante la lettura di questo libro, che propone una vera e propria disamina dell'economia neoliberale del secondo dopoguerra, e di come il capitalismo abbia messo salde radici arrivando a indebolire lo stato democratico e la speranza nel futuro. Futuro che viene visto come qualcosa di non interessante e su cui non possiamo agire per renderlo migliore. Meglio quindi scappare e cercare di andare a vivere su un altro pianeta o in un bunker sotterraneo, piuttosto che smettere di danneggiare ciò che già abbiamo. Uno scenario su cui si è inserita l'idea che sia meglio tornare indietro, prima della rivoluzione sessuale e della libertà di mercato, dove i maschi bianchi erano padri e padroni su chiunque altro. 
Non è un libro sul fascismo, ma più in generale è uno sguardo sul mondo economico e politico a livello non solo italiano ma mondiale.
Il libro espone in maniera discorsiva e con un linguaggio non difficile, tutta una serie di situazioni che hanno portato al diffondersi delle idee della destra, in particolare dell'estrema destra. Con una serie di riferimenti a filosofi e scrittori, (molti sono i libri citati), argomenta le sue spiegazioni con uno stile che, mi sembra, riesca ad essere abbastanza imparziale. Solo nell'ultimo capitolo mi è parso di notare una specie di "schieramento".
Interessante.
Mio voto: 7 / 10

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