Titoli originali: Donna di Porto Pim (1983) - Notturno indiano (1984)
Riuniti in questo volume e accomunati dal tema del viaggio, Donna di Porto Pim e Notturno indiano sono ormai due libri di culto, citati con ammirazione da scrittori quali Enrique Vila-Matas, Jhumpa Lahiri e Salman Rushdie. E se Tabucchi viaggiò davvero per le isole Azzorre e attraverso l’India, anche i suoi personaggi sono esseri inquieti, mossi dalla ricerca di qualcosa che si trova oltre il visibile. In Donna di Porto Pim si narrano incredibili storie di mare e di naufragio: «è come una barca a remi che naviga con destrezza tra gli scogli sommersi: la malinconia, la saudade, il melodramma, il revival» (António Mega Ferreira). Il protagonista di Notturno indiano, invece, si mette in cammino per andare alla ricerca di un misterioso amico portoghese di cui si sono perse le tracce in India. Vagabondando tra alberghi, ospedali e stazioni «perdersi sembra inevitabile», scrive Tim Parks nella nuova Introduzione al romanzo. «Eppure la narrazione prosegue con grande chiarezza e rapidità. Frasi spigliate, mosse decise, capitoli brevi, ognuno che evoca (meravigliosamente) un nuovo posto, presenta (con brio) un nuovo personaggio». Enigmatica, ammaliante, è forse la quête incongrua di qualcuno che sta cercando se stesso.(ibs)
Col gruppo di lettura della libreria, insieme alla "testa perduta di Damasceno Monteiro" abbiamo letto anche questo volumetto che raccoglie due romanzi di Tabucchi.
La "donna di Porto Pim" l'ho letto per metà poi l'ho interrotto. L'ho trovato senza capo nè coda. Non scorreva nè lo trovavo di alcun interesse. Quando poi hanno iniziato a parlare della balena che viene mangiata pezzo per pezzo non ho più resistito.
"Notturno indiano" invece, l'ho trovato interessante. Il personaggio si mette in viaggio alla ricerca di un amico che non vede da anni. Nel viaggio, vede posti, conosce persone. E' un viaggio che diventa anche una ricerca di sè. Interessante il finale, quando è a cena.
Difficile dare un voto ad un libro così composto.
Senza voto (probabilmente darei un 4 al primo e un 7 al secondo..)
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