Nella Bibbia, lo scenario in cui viene rivelato il Decalogo (erroneamente noto come "i Dieci Comandamenti") è il deserto: è dunque proprio in una situazione in cui manca l'essenziale per vivere ed è concreta la possibilità di morire che vengono donate le "parole di vita". Tra tuoni e lampi, una densa nube cala sul Sinày, mentre sempre più forte si ode nel silenzio circostante il suono dello shofàr. Ha-Shem scende sul monte, Moshèh vi sale: ha così inizio il dono della Toràh. «Faremo e ascolteremo» rispondono i figli d'Israele, a significare che l'ascolto delle Parole cresce man mano che esse si incarnano nella vita di ognuno, perché «di fronte alla Toràh siamo tutti uguali, ma ognuno ode la sua voce in modo diverso». (ibs)
Questo libro illustra i dieci comandamenti alla luce dell'insegnamento ebraico, con molti riferimenti ai testi sacri e a quanto detto da filosofi e studiosi.
E' sicuramente interessante vedere come, a volte, le traduzioni delle parole hanno portato ad interpretazioni diverse dello stesso precetto. E' anche interessante il fatto che i comandamenti non sono stati scritti in un ordine casuale e che, essendo divisi su due tavole, ci sono dei collegamenti tra quelli che occupano la stessa posizione (ad esempio, tra il primo comandamento e il sesto, che è poi il primo della seconda tavola). Tuttavia, ammetto di aver fatto fatica perchè molti dei riferimenti alla religione ebraica mi sono praticamente ignoti e, comunque, pur essendo un libro molto breve, diviso in capitoli molto brevi anche loro, è un libro piuttosto intenso. Anche il fatto di essere scritto quasi come un "dizionario", rende la lettura un po' pesante.
Mio voto: 6 e mezzo / 10.
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