Ieri sera, dal salone del libro di Torino, è stato assegnato il Premio Strega Europeo che quest'anno vede vincere ex-aequo Amélie Nothomb con il romanzo "Primo sangue" e Mikhail Shishkin, con "Punto di fuga".
Il libro di Shishkin, scrittore russo dissidente emigrato in Svizzera, unico scrittore russo presente a Torino, è stato pubblicato il 3 marzo, pochi giorni dopo lo scoppio della guerra. È una storia d'amore epistolare fra due innamorati separati dalla guerra: la rivolta dei Boxer in Cina.
Shishkin lo ha presentato al Lingotto prendendo le distanze da Putin: "Ha trasformato la la mia lingua nella lingua degli assassini, il mio obiettivo è difendere la mia lingua e la mia letteratura".
"Quando scrivevo questo romanzo la guerra in Ucraina non c'era ma io sapevo già che sarebbe arrivata. Così il conflitto di cui scrivo diventa una metafora".
Amelie Nothomb ha scritto "Primo sangue" per affrontare la morte del padre (morto nel primo lockdown) scegliendo di dargli la parola. Infatti, è il padre il narratore della sua stessa storia.
"Il libro è un grande un atto d'amore: lui è morto durante il lockdown e non sono potuta andare ai suoi funerali. Avevo bisogno di resuscitarlo e quindi gli ho dato la voce".
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