giovedì 21 settembre 2023

Due splendidi destini - Nadia Hashimi


Titolo originale: The Pearl that Broke Its Shell (2014) 

Rahima è una bambina a Kabul, oggi. È una bambina fortunata: perché, essendo la più piccola di quattro sorelle, secondo un'antica usanza afghana, si vestirà da maschio, e di un maschio avrà tutta la meravigliosa libertà di correre, giocare, andare a scuola. Ma solo finché non raggiungerà l'età da marito: allora, tornerà nella stessa ombra in cui vivono le sorelle e la madre. C'è una sola donna, nella sua famiglia, che può capire la sua disperazione: è la zia Shaima, la zia zitella che tutti compiangono. Sarà lei a raccontare a Rahima la storia di un'altra donna della loro famiglia, Bibi Shekiba. La bisnonna bellissima, ma col viso deturpato dall'olio bollente, che visse una vita ribelle e anticonformista, non accettando mai il compromesso. La storia coraggiosa della sua antenata spingerà anche Rahima - nonostante venga data in sposa contro la sua volontà - a non perdere la speranza, e a lottare perché anche il suo destino possa essere, un giorno, splendido e luminoso come fu quello della bisnonna. (goodreads) 

Libro delle vacanze del gruppo di lettura della biblioteca. Devo dire che, nonostante la lunghezza, l'ho letto molto in fretta perchè è molto scorrevole. La difficoltà maggiore che ho incontrato è la quantità incredibile di personaggi, perchè ci sono cinque sorelle, si sposano con uomini che hanno altrettanti fratelli o sorelle, poi ci sono le prime mogli, le seconde, ecc. Troppi per ricordarli tutti. Non sapevo di questa "tradizione" di poter far passare per maschio una figlia femmina, almeno per un certo periodo di tempo. Non ne avevo mai sentito parlare. E' interessante vedere come cambia la tipologia di vita e come cambia la considerazione che la gente ha nei confronti di questo nuovo figlio maschio, al punto che lo stesso padre quasi si dimentica che non sia davvero un maschio. Poi però questo espediente viene prolungato troppo oltre il tempo "canonico", e Rahima attira le attenzioni di un uomo molto potente e molto più grande di lei, e la sua famiglia non può non accettare il matrimonio (e quello delle due sorelle maggiori). La vita di Rahima cambia in un baleno, finendo ad essere la terza moglie che attira su di sè la non simpatia delle altre mogli (soprattutto della prima). 
Parallelamente alla storia di Rahima c'è la storia della bisnonna, Bibi Shekiba, anch'essa un po' la ribelle della famiglia, sfigurata al viso per un incidente domestico, che ad un certo punto finisce a fare la guardia all'harem del sultano, vestita da uomo. 
Le storie proseguono in parallelo. Questo fatto mi ha ricordato molto un altro libro, dove da una parte c'è la ragazza giovane ai nostri tempi e dall'altra una donna eroica del passato. Ho trovato scioccante la descrizione della lapidazione, non tanto perchè non sapevo cosa fosse, ma perchè dettaglio dopo dettaglio è raccapricciante. 
Contesto ampiamente il titolo tradotto così; quello originale aveva tutt'altro significato e richiamava la frase riportata nelle prime pagine. Questo titolo è molto fuorviante perchè aspetti per pagine e pagine di vedere lo splendore di questi destini e dov'è?... mah. Oltretutto, è vero che si chiude con un finale aperto alla speranza, ma vedendo come vanno tuttora le cose in Afghanistan, oserei dire che per le donne le condizioni non sono affatto cambiate, nonostante siano passati secoli. 
Non mi ha fatto impazzire, ma è un bel libro e si legge bene. 
Mio voto: 7 e mezzo / 10

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