Titolo originale: This One Summer (2014)
L'estate in cui tutto cambia nelle vite di Rose e Windy comincia come un'estate qualunque nella piccola Awago Beach. C'è tutta l'indolente immobilità dei batticuori estivi, in questo piccolo capolavoro di Mariko e Jillian Tamaki. Tutta l'emozione dell'adolescenza che si sovrappone prepotente alle priorità dell'infanzia, i piccoli traumi che ci trasformano nelle persone che saremo. Un libro emozionante, davvero indimenticabile, che vi lascerà un segno sul cuore.(goodreads)
Non leggo spesso delle graphic novel, è un genere che non mi fa impazzire, ma mi serviva per una delle challenge e allora ho scelto questa.
Graficamente è molto interessante, con un mix di diverse forme di pannelli, poi è carina la scelta del viola come colore.
La storia invece mi lascia perplessa.
Ci sono queste due ragazzine, Rose e Windy che si incontrano tutti gli anni in vacanza. Una è più posata e riflessiva, l'altra è una baraonda. Entrambe amano i film horror e passano serate a guardarne. Rose si prende una cotta per il ragazzo che noleggia i video e comincia ad idealizzarlo, a chiedersi come sarebbe stare con lui. Ma in realtà lui ha avuto una storia con una delle ragazze del posto, Jenny, e l'ha messa incinta, e lui comincia a dubitare di essere il padre, mentre la ragazza deve sopportare di sentirsi definire una sgualdrina. Rose intanto non capisce cosa sta succedendo ai genitori; la madre è depressa per qualcosa che lei non sa (ha avuto un aborto) e il padre ad un certo punto se ne torna a casa. Lei si ritrova con una madre che è poco presente.
Le due ragazzine si trovano a seguire le storie dei ragazzi più grandi di loro, cominciando un po' a capire come teenager maschi e femmine interagiscono tra loro. Rose è una lettrice di romanzi d'amore e comincia a fare pensieri a riguardo; Windy ancora non è interessata da queste cose.
Queste sono un po' le dinamiche che vengono sviluppate nella graphic, tematiche anche interessanti. Rimane il fatto che non mi ha "lasciato alcun segno sul cuore" come dice la presentazione del libro. Forse è proprio questo genere letterario che non mi prende molto.
Mio voto: 6 / 10
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