sabato 20 gennaio 2024

La gatta ha visto tutto - Dolores Hitchens


Titolo originale: The cat saw murder (1939)

Un classico, «un giallo dell’età d’oro» (Joyce Carol Oates, nell’Introduzione). Miss Rachel Murdock, un’anziana signora, è l’investigatrice dilettante, coadiuvata dal burbero tenente Mayhew. Una mattina di tranquilla routine, riceve una chiamata dalla nipote Lily. Questa le chiede di venirle in aiuto nella città dove abita, senza dire il perché. La zia parte subito. Porta con sé la gatta Samantha, felino accudito con particolare cura perché ha ereditato la fortuna della bizzarra zia Agatha. A Miss Rachel la nipote non piace troppo, la classica mela caduta lontana dall’albero, priva dell’eleganza e dell’intelligenza di famiglia. Appena arrivata viene accolta dalla nipote con vaghezze e frasi futili, la pensione in cui vive si presenta molto misera e con una atmosfera vagamente sinistra, gli altri inquilini sembrano misteriosi, se non minacciosi. Così tutto precipita senza apparente motivo. Lily viene improvvisamente uccisa, nella stessa stanza in cui anche Rachel, avvelenata e priva di coscienza, rischia di morire, sotto gli occhi della gatta. Nella scena insanguinata entra il tenente Mayhew, quanto di più lontano si possa immaginare dalla quieta raffinatezza di Rachel. La coppia così assortita non potrebbe mai raggiungere l’obiettivo senza decifrare i messaggi della gatta Samantha. «C’era qualcosa di strano... di strano e di diverso nella gatta».
Dolores Hitchens, pioniera della domestic suspense, si rivela abilissima nel trascinare il lettore nella sua trama. Una serie di novità interessanti fa risaltare il suo modo di narrare: gli indizi, tipicamente disseminati ovunque, sono mimetizzati nella agile naturalezza degli avvenimenti; due voci (dei protagonisti) fuori campo commentano i fatti ex post. Infine il colpo di genio della gatta, enigmatica testimone, che rende indimenticabile questo romanzo, il primo di una serie di dodici libri. (Goodreads)

Ero molto incuriosita da questo libro, primo perchè ha una copertina bellissima, secondo perchè adoro i gialli dove compaiono anche dei gatti. Non avevo capito che era una riedizione di un libro del 1939 e sono molto curiosa di vedere se trovo anche i successivi tradotti in italiano o meno (che l'autrice ha scritto sotto lo pseudonimo di D. B. Olsen).
Siamo di fronte ad un giallo in stile Agatha Christie o Ellery Queen, quei gialli dove bisogna riflettere e capire quali sono gli indizi che l'autore dissemina qua e là nella narrazione. Un giallo del genere "locked room" perchè i protagonisti sono quelli e necessariamente il colpevole è uno di loro.
La storia è molto carina. Lily chiama la zia Rachel (zitella che vive con un'altra sorella zitella, Jennifer) e questa, preoccupata, prende su la sua valigia e il cestino con la gatta Samantha (che ha ereditato i soldi di una terza sorella, defunta) e va nella pensione in cui abita la nipote. Un ambiente terribilmente fatiscente con una serie di inquilini poco amichevoli. Lily dapprima minimizza, ma poi è costretta a confessare alla zia di aver dei problemi, in particolare, dei debiti di gioco. Ed è anche preoccupata perchè il signor Malloy, suo compagno di gioco (e forse qualcosa di più) è sparito da qualche tempo e non si hanno sue notizie. Così una sera Lily crolla e comincia a confessare alla zia quello che è successo. Ma mentre lo fa, Rachel comincia a sentire una sonnolenza terribile e ad un certo punto si addormenta, proprio mentre Lily viene uccisa. Anche Rachel rischia di lasciarci le penne, ma ce la fa. Comincia allora ad improvvisarsi detective e a mettere insieme gli indizi (dando anche prova di una notevole agilità che non avremmo mai detto), mentre in parallelo c'è anche il tenente Mayhew che investiga.
Lettura molto gradevole, dove ovviamente il gatto ha un ruolo importante che non vi voglio dire.
Mi sono un po' incasinata nel finale e non sarei mai arrivata alla soluzione.
Piaciuto.
Mio voto: 7 e mezzo / 10

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Serie Rachel Murdock Mystery:

#1 La gatta ha visto tutto

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