Titolo originale: The olive tree (2016)
Sono passati più di vent’anni da quando Helena, allora quindicenne, trascorse un’indimenticabile estate nell’isola di Cipro, dove, circondata da distese di olivi e da un mare color smeraldo, si innamorò per la prima volta. Dopo una carriera di ballerina classica, Helena vive a Londra con il marito William e tre figli, e non può certo immaginare che il suo padrino, alla morte, le ha lasciato in eredità “Pandora”, la grande, magnifica tenuta sulle colline cipriote. Helena non resiste alla tentazione di tornare sull’isola con la famiglia, pur sapendo che i molti segreti custoditi da quel luogo potrebbero, proprio come il vaso della leggenda, scatenare una tempesta su tutti loro. In particolare sul figlio tredicenne Alex, sensibile e ribelle, sul cui passato ha sempre preferito tacere… (goodreads.com)
ATTENZIONE: contiene spoiler
Avevo bisogno di un romanzo leggero e questo mi tornava utile per alcune sfide.
Il romanzo comincia con Alex, cresciuto di dieci anni, che torna a Pandora. Dopo di che prosegue alternando un capitolo del diario di Alex tredicenne con un capitolo di vita "reale".
Cosa ti aspetteresti da un romanzo simile? Ovviamente che Alexis sia il padre di Alex... Sennonchè, facendo un paio di rapidi conti, ti rendi conto che non può essere così, e tutto sommato mi è dispiaciuto un po' perchè la realtà è decisamente peggiore.
Helena è una ex ballerina, bellissima, buonissima, biondissima, però è tormentata nell'anima, a causa di un paio di eventi che le sono successi e che non ha mai avuto coraggio di confessare al marito.
Quella che doveva essere una vacanza in una vecchia villa ereditata dal padrino, si rivelerà un incubo perchè alcuni segreti verranno svelati e le cose precipiteranno. Ovviamente è un libro d'amore, quindi ci aspettiamo che l'amore trionfi, e infatti sarà così, tutto tornerà a posto e tutti saranno felici e contenti alla fine.
Lucinda Riley scrive, nei ringraziamenti, di aver cominciato questo libro dieci anni prima (nel 2006 quindi) durante una vacanza a Cipro con la sua famiglia, e di averlo accantonato e ripreso nel 2016. Secondo me lo stacco si sente. Le pagine ambientate dieci anni dopo sono molto tristi, decisamente più commoventi, e sono un riassunto di quello che è successo a tutti i protagonisti in dieci anni, soprattutto ad Alex, che finisce per trovarsi nella stessa situazione di sua madre.
La Riley scrive che è probabilmente il libro più autobiografico che abbia scritto, e ho la netta sensazione che le pagine sulla malattia di Helena non sarebbero state inserite se l'autrice stessa non si fosse trovata in quella situazione.
Non lo so, ho una strana percezione riguardo a questo libro. Credevo che mi sarei emozionata da morire con una storia del genere, invece boh non mi è arrivato molto al cuore. I "colpi di scena" (su Viola, su Angus) li avevo azzeccati fin dalle prime pagine. La storia del principe che era interessato ad Helena è, francamente, inutile nel contesto. Le pagine del diario di Alex sono scritte con una maturità (di linguaggio, anche) che difficilmente puoi trovare in un tredicenne, anche se intellettualmente molto dotato come lui. Comunque ho molto apprezzato il discorso che fa con suo padre.
Mi aspettavo che mi emozionasse di più.
Ho amato molto l'ambientazione a Cipro.
Mio voto: 7 / 10
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