giovedì 4 novembre 2021

Andorra - Peter Cameron



Titolo originale: Andorra (1997) 

Lasciatosi alle spalle San Francisco insieme a quel che gli era necessario lasciare "cioè tutto", Alex Fox approda a La Plata, la soleggiata capitale del minuscolo stato di Andorra, dove spera di poter cominciare una nuova vita. E la scelta sembra quanto mai azzeccata: "chiunque viva in Andorra viene considerato suo cittadino" recita la costituzione, e in effetti sono in molti a mostrarsi subito ansiosi di conquistare le simpatie del nuovo arrivato. Come Mrs Reinhardt, anziana ospite dell'unico albergo in città, che chiede ad Alex di leggere per lei; o Sophonsobia, matrona della potente famiglia Quay, che certo non sarebbe contraria a una liaison tra lui e l'amabile figlia Jean; o i coniugi Dent, che ben presto lo mettono a parte dei lati meno limpidi del loro matrimonio. Man mano che approfondisce le sue nuove conoscenze, sempre più coinvolto nella vita sotterranea di Andorra, Alex si renderà conto di non essere il solo a fuggire dal proprio passato, fino a scoprire "le stanze grigie e senza finestre dietro al favoloso scenario". E quando due cadaveri emergeranno dalle acque del porto di La Plata con chiari segni di morte violenta, lui sarà fra i principali indiziati: la tragedia, è fatale, non può essere trascesa, né cancellata o dimenticata. (ibs)

Leggendo la trama, penso che chiunque si aspetti che nel libro ci sia qualcosa di "giallo". Invece i due cadaveri sono buttati lì a caso, nel senso che non ci è dato sapere chi sono nè se si scopre chi li ha uccisi. Penso che siano lì giusto per trovare una scusa per togliere il passaporto ad Alex e costringerlo a non uscire da Andorra.
Alex è un ex architetto-libraio che ad un certo punto, per scappare dalla sua vita precedente, decide di andare a vivere in Andorra, posto di cui ha letto in un vecchio libro e che lo ha sempre affascinato. La cosa che gli dirà Mrs Reinhardt è che la scrittrice di quel libro non è veramente mai stata ad Andorra ma ha lavorato di fantasia. In ogni caso, Alex è affascinato da questo piccolissimo stato e dalla piccolissima capitale che praticamente visita in una giornata. Seppur mi sovviene un dubbio: Andorra non è mica sul mare...
Diciamo che Andorra potrebbe essere una metafora di un qualcosa, forse un luogo di pace che cerchiamo quando abbiamo bisogno di ripartire da capo, un posto in cui nessuno ci conosce, non facilmente raggiungibile, dove la gente si fa abbastanza i fatti propri (a parte Mrs. Dent). Rimane il fatto che quando abbiamo avuto un trauma, qualunque sia il posto in cui andiamo, ci verrà sempre dietro. Ed è ciò che succede ad Alex. Lui pensa che in quel nuovo paese possa trovare un nuovo inizio, diventare un uomo diverso, ma credo che dai suoi comportamenti (soprattutto con Mrs. Dent e Jean) faccia chiaramente capire che è un uomo bugiardo e banderuola, inseguito da una tragedia, ma che si lascia comunque trascinare da modi di fare ambigui. Parte come personaggio "buono" per il quale puoi anche provare comprensione ma a mano a mano che procede il libro viene fuori la sua negatività.
Insomma, non voglio svelarvi il finale, ma ormai non mi aspettavo niente di diverso. Aspettavo che facesse la confessione che effettivamente ha poi fatto.
Mah. Libro che non mi ha fatto impazzire, forse per la inesistente sintonia che ho trovato col personaggio. Non mi è piaciuto il modo con cui "gioca" con le due donne, perchè tale è il suo comportamento. La scrittura non è male, ma tutta la storia mi è venuta un po' a noia, perchè è un libro molto lento che forse sperava in un finale shock (?). Anche a livello di riflessioni mi ha dato poco.
Non so proprio che idea farmene, so che non mi ha lasciato molto.  
Mio voto: 6 / 10

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