Titolo originale: Stien tilbake til livet - Om sopp og sorg (2017)
Titolo inglese: The way through the woods
Per alcuni raccogliere funghi è un rilassante passatempo autunnale. Per Long Litt Woon è una forma di guarigione, un modo per tornare alla vita.
Quando Long Litt Woon, antropologa malese da decenni trapiantata a Oslo per amore, perde inaspettatamente il marito Eiolf, la sua esistenza si svuota di ogni significato ed è inghiottita in una bolla di apatia. Ad aprire la prospettiva su una vita nuova e piena è la partecipazione quasi accidentale a un corso di micologia per principianti: la scoperta del mondo dei funghi comincia a risvegliare in lei tutti e cinque i sensi conducendola lentamente su due sentieri paralleli, quello concreto che si snoda tra i profumi e i colori dei boschi norvegesi – ma anche del lontano Central Park – e il faticoso percorso interiore dell’elaborazione del lutto. Nel libro si alternano così la narrazione, tanto più asciutta quanto più vera, di una vicenda intima e dolorosa e il resoconto acceso, vitale, pieno di gioia dell’esplorazione di un regno naturale complesso e misterioso e dell’eccentrica comunità umana che lo abita, il popolo dei fungaioli, con le sue regole, i suoi rituali e le sue ossessioni. Con lo sguardo rigoroso dell’antropologa diventata ormai esperta micologa, Long Litt Woon ci aiuta a destreggiarci con competenza tra spugnole, steccherini e ovoli malefici e nello stesso tempo a riflettere sulle peculiarità nazionali e sui pregiudizi culturali in cui è avvolto un argomento che si vorrebbe scientifico. Ma soprattutto ci emoziona immergendoci nella profondità umana di una donna che ha saputo trasformare una passione in ancora di salvezza. (goodreads)
La trama descrive perfettamente il libro, che è il racconto del processo di elaborazione del lutto che ha fatto l'autrice assieme ad un gruppo di persone con lo stesso problema ed esperti. E' un libro decisamente adatto a chi ama i funghi, perchè questa parte è decisamente preponderante. Ci sono molti disegni di funghi con la loro descrizione. In effetti è quasi più un manuale sui funghi piuttosto che un libro sul lutto. Circa a metà libro c'è anche la ricetta del pollo alle spugnole in salsa cognac, poi nel capitolo "dall'antipasto al dessert" c'è una serie di ricette fattibili.
Quello che mi è piaciuto è il messaggio di speranza e di aiuto per chi si trova in una situazione così difficile. Quello che alla lunga mi ha un po' stancato è proprio la quasi preponderanza "saggistica" sui funghi, un po' monotona.
Mio voto: 7 / 10