mercoledì 27 novembre 2024

La confraternita degli storici curiosi - Jodi Taylor


Titolo originale: Just One Damned Thing After Another (2013)

Dietro la facciata apparentemente innocua dell’Istituto di ricerche storiche Saint Mary, si nasconde ben altro genere di lavoro accademico. Guai, però, a parlare di «viaggio nel tempo»: gli storici che lo compiono preferiscono dire che «studiano i maggiori accadimenti nell’epoca in cui sono avvenuti». E, quanto a loro, non pensate che siano solo dei tipi un po' eccentrici: a ben vedere, se li si osserva mentre rimbalzano da un’epoca all’altra, li si potrebbe considerare involontarie calamite-attira-disastri. La prima cosa che imparerete sul lavoro che si svolge al Saint Mary è che al minimo passo falso la Storia vi si rivolterà contro, a volte in modo assai sgradevole. Con una vena di irresistibile ironia, la giovane e intraprendente storica Madeleine Maxwell racconta le caotiche avventure del Saint Mary e dei suoi protagonisti: il direttore Bairstow, il capo Leon Farrell, Markham e tanti altri ancora, che viaggiano nel tempo, salvano il Saint Mary (spesso - anzi sempre - per il rotto della cuffia) e affrontano una banda di pericolosi terroristi della Storia, il tutto senza trascurare mai l’ora del tè. Dalla Londra dell’Undicesimo secolo alla Prima guerra mondiale, dal Cretaceo alla distruzione della Biblioteca di Alessandria, una cosa è certa: ovunque vadano quelli del Saint Mary, scoppierà il finimondo. (goodreads)

Attenzione: contiene spoiler sulla trama

L'idea di questo libro mi piaceva. Un gruppo di studiosi che può tornare indietro nel tempo e osservare se le cose si sono svolte davvero in un modo oppure no. In realtà mi ha un po' ricordato "Timeline" di Chricton. Poi però la storia ha ovviamente bisogno di un cattivo, e il cattivo esce da un episodio del passato successo al direttore Bairstow, il cattivo ha rubato due capsule del tempo e le usa come strumento turistico per viaggiatori e per distruggere la storia e il Saint Mary. Ovviamente il cattivo ha delle talpe al Saint Mary, altrimenti non si vede come potrebbe fare. Oltretutto l'autrice ce li fa subito apparire come stronzi e maniaci perchè dobbiamo provare odio verso di loro.
La scrittura è gradevole, anche briosa, il libro scorre bene anche se ha alcune parti (secondo me, volutamente) confuse. Alcune scene sono un po' tanto "cinematografiche".
Mi è piaciuto fino a circa due terzi. Quando comincia a svilupparsi la battaglia campale tra buoni e cattivi, diventa un po' confuso.
Ho trovato carina la storia d'amore tra Max e Farrell, anche se ho trovato inutile e assurda la scena di sesso e ancor più inutile l'aborto che ha provato a creare una crepa tra i due personaggi, con tanto di intero istituto che si rivolta contro Max (che poveretta manco sapeva di essere incinta all'epoca). 
Il libro lascia chiaramente intendere che c'è un seguito perchè gli storici fanno una scoperta che può cambiare il mondo e si prendono alcuni giorni di vacanza.
Ero partita con delle aspettative che in realtà sono state un po' deluse. La vicenda parte con brio, è interessante. Poi però esagera tra morti, sparatorie e dintorni. Oltretutto, ho più volte avuto la sensazione che Max abbia una importanza per il Saint Mary che vada oltre il semplice fatto di essere una storica; o mi sbaglio io, o ipotizzo che verrà svelato nei prossimi libri.
Non sono invogliata a leggere subito il secondo libro, ma probabilmente fra qualche tempo lo farò.
Lettura gradevole ma con problemi di linearità nelle vicende narrate, con tanti personaggi (alcuni dei quali si confondono un po') nessuno dei quali viene approfondito (ad esempio di Max sappiamo solo che non vuole parlare della sua infanzia), e alcune scene un po' da cinema. Magari qualcosa troverà sviluppo nei libri successivi.
Mio voto: 7 / 10 

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The Chronicles of St Mary's:
#1 La confraternita degli storici curiosi

Red fox road - Frances Greenslade


Titolo originale: Red fox road (2020) 

Francie e i suoi genitori sono in viaggio. È primavera, sono partiti dalla British Columbia, in Canada, diretti verso il Grand Canyon per un’escursione. Quando imboccano quella che dovrebbe essere una scorciatoia, succede il disastro: si rompe la coppa dell’olio e si ritrovano bloccati su una strada forestale in mezzo al nulla. Per Francie è quasi impossibile nascondere l’eccitazione: ha spesso fantasticato su come sarebbero riusciti a cavarsela se fossero rimasti isolati nel bosco, e ora ecco l’occasione per mettersi alla prova. Ma le sue abilità – accendere fuochi, costruire tepee e rifugi a tettoia, raccogliere aghi di abete per il tè – saranno sufficienti per sopravvivere quando le ore si trasformeranno in giorni e lei rimarrà da sola? 
Frances Greenslade si conferma una narratrice dallo sguardo molto originale, perfettamente a suo agio nel ritrarre tutto ciò che riguarda la natura, la sopravvivenza nelle terre selvagge così come il mondo – altrettanto pieno di mistero e stupore – nel quale si muove la tredicenne Francie. (goodreads) 

Francie e la sua famiglia rimangono in panne in una strada in mezzo al bosco che non è neanche segnata sulle mappe. Il padre decide di incamminarsi a piedi per cercare la statale seguendo il suo fidato gps. Francie e sua madre rimangono così da sole e si arrangiano come meglio possono. Al quinto giorno, però, quando Francie si sveglia non c'è traccia della madre. E' andata via lasciando un foglietto dove ha scritto di aspettarla perchè sarebbe tornata. Ma i giorni passano e Francie,  si rende conto che rimanere lì significa morire di sete o di fame e decide prima di muoversi con bussola e mappa per cercare l'acqua. Poi dopo alcuni giorni capisce che deve provare a raggiungere la statale perchè i soccorsi non sarebbero arrivati. In questo sembra aiutata da una piccola volpe rossa (da cui prende il nome del sentiero su cui la accompagna la volpe) e successivamente un cane, Buddy.  
Francie è appassionata di storie di avventure e di sopravvivenza, ed è il motivo per cui riesce a trovare stratagemmi per ripararsi dal freddo, per trovare la acqua, per sopravvivere in una situazione terribile in cui si trova da sola. Nel frattempo si ricorda di cioè che ha imparato da alcune persone (la nonna, la professoressa, il vicino di casa) e ricorda anche alcuni attimi familiari, in particolare quelli vissuti con la gemella Phoebe, malata di cuore, e di come sono cambiate le cose (e la madre) dopo che Phoebe è morta. E' fortissima la sofferenza che prova Francie nel vedere che la madre si occupa più di Phoebe che di lei (ma ovviamente Phoebe ha bisogno di più accortezze). C'è un lento percorso di consapevolezza che si viene a sviluppare. 
Il libro è decisamente uno young adult, poichè la protagonista è una ragazzina di tredici anni, ed è sicuramente interessante lo spirito di avventura e la mente brillante di questa ragazzina che non si perde d'animo. Forse con una trentina di pagine in meno ci avrebbe guadagnato, poichè le giornate sono tutte molto simili, soprattutto all'inizio, ma magari era proprio l'intenzione che voleva dare l'autrice.  
Mio voto: 7 e mezzo / 10

Genki Kawamura - Se i gatti scomparissero dal mondo


Titolo originale: 世界から猫が消えたなら (2012)
Titolo inglese: If cats desappeared from the world

Di lavoro fa il postino, mette in comunicazione le persone consegnando ogni giorno decine di lettere, ma il protagonista della nostra storia non ha nessuno con cui comunicare. La sua unica compagnia è un gatto, Cavolo, con cui divide un piccolo appartamento. I giorni passano pigri e tutti uguali, fin quando quello che sembrava un fastidioso mal di testa si trasforma nell’annuncio di una malattia incurabile. Che fare nella settimana che gli resta da vivere? Riesce a stento a compilare la lista delle dieci cose da provare prima di morire. Non resta nulla da fare, se non ma ecco che ci mette lo zampino il Diavolo in persona. E come ogni diavolo che si rispetti, anche quello della nostra storia propone un patto, anzi un vero affare. Un giorno di più di vita in cambio di qualcosa. Solo che la cosa che il Diavolo sceglierà scomparirà dal mondo. Rinunciare ai telefonini, ai film, agli orologi? Ma certo, in fondo si può fare a meno di tutto, soprattutto per ventiquattr’ore in più di vita. Se non fosse che per ogni oggetto c’è un ricordo. E che ogni concessione al Diavolo implica un distacco doloroso e cambia il corso della vita del protagonista e dei suoi cari. Soprattutto quando il Diavolo chiederà di far scomparire dalla faccia della terra loro, i nostri amati gatti. Kawamura Genki ci costringe a pensare a quello che davvero è alle persone che abbiamo accanto, a quello che lasceremo, al mondo che costruiamo intorno a noi.(goodreads)

Libro molto toccante, soprattutto verso il finale. Quando il diavolo propone di far scomparire i gatti, allora riaffiorano i ricordi più potenti. Perchè va bene rinunciare ai cellulari ma il gatto è un essere che ha un cuore, ha calore, e al gatto è legata la figura della madre di lui, morta da quattro anni, ma anche la figura del padre con cui non c'è più alcun rapporto dalla morte della madre. Come si possono far scomparire i gatti? Come si può decidere di far scomparire qualcosa dal mondo per un nostro egoismo? Forse tutte le liste delle cose che vogliamo fare prima di morire sono solo stupidaggini, quello che davvero importante ci viene da dentro, quando sentiamo che i ricordi affiorano troppo prepotentemente e ci rendiamo conto di chi è la persona che davvero vogliamo salutare prima di morire.
Un libro scritto con la delicatezza tipica di molti scrittori giapponesi, dove dietro alla storia scorrevole ci sono delle riflessioni profonde. Le ultime trenta pagine le ho lette quasi tutte con le lacrime agli occhi.
Mio voto: 7 e mezzo / 10