lunedì 25 dicembre 2023

Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno - Benjamin Stevenson


Titolo originale: Everyone in My Family Has Killed Someone (2022)

A Ernie Cunningham le riunioni di famiglia non sono mai piaciute. Di sicuro c'entra il fatto che tre anni prima ha visto suo fratello Michael sparare a un uomo e lo ha denunciato, un oltraggio che non gli è ancora stato perdonato. Perché i Cunningham non sono una famiglia come le altre. C'è solo una cosa che li unisce: hanno tutti ucciso qualcuno. Ora hanno deciso di ritrovarsi per un'occasione speciale: trascorreranno un fine settimana in un resort di montagna per festeggiare l'uscita di prigione di Michael. Ma i Cunningham non sono tipi da stare in pantofole davanti al caminetto. Il giorno dell'arrivo di Michael, viene trovato il cadavere di un uomo. Ha le vie respiratorie ostruite dalla cenere, come se fosse morto in un incendio, ma non ha ustioni sul corpo. Mentre una bufera si abbatte sul resort isolandolo e la polizia brancola nel buio, spetterà a Ern capire se il colpevole è uno dei suoi familiari, prima che vengano uccisi tutti. (ibs)
Volevo leggere questo libro l'anno scorso, quando è uscito. Ci sono riuscita solo adesso. Mi è piaciuto molto. Innanzitutto, il tono narrativo è pieno di ironia fin dalle prime pagine, che sono poi l'antefatto dell'intera storia, quando Michael bussa alla porta di suo fratello con il cadavere di un poliziotto in macchina, per chiedere aiuto nel seppellirlo; ma in realtà questo cadavere non è proprio già cadavere, lo diventerà poco dopo proprio grazie al colpo di grazia di Michael. Ernie decide di fare la cosa giusta, denunciandolo e quindi spedendo suo fratello in prigione per tre anni. Tutta la famiglia gli sarà contro, perchè i Cunningham non parlano con gli sbirri (uno di loro ha ucciso il padre di Ernie) e quindi nel resort si respira tutta questa tensione. Diverso invece il pensiero di Michael, che invece è grato a suo fratello per aver fatto la cosa giusta, evitandogli di compiere altri crimini. E fin qui non vi ho spoilerato nulla. Il problema è che il giorno prima dell'uscita di prigione di Michael, c'è stato un altro morto nel prato vicino allo chalet, ucciso con uno stile già usato in passato da un probabile serial killer soprannominato Lingua Nera, e questo pare proprio una specie di biglietto da visita che annuncia il suo arrivo. 
Il poliziotto incaricato delle indagini è un notevole imbranato, tocca quindi ad Ernie, che di mestiere scrive manuali su come scrivere libri polizieschi, capire come sono andate le cose. E le cose porteranno a svelare tanti segreti di famiglia che ci faranno capire un bel po' di cose. E soprattutto, porteranno ad un notevole colpo di scena finale che io non avrei mai e poi mai immaginato. Proprio questo colpo di scena, però, mi ha un po' ingarbugliato la soluzione (motivo per cui, gli tolgo un mezzo voto). 
Lettura molto molto gradevole, scorrevole, ironica (nonostante quello che racconta non sia proprio divertente, ma l'autore è un comico di professione). Spero che l'autore scriva altri libri, li leggerò sicuramente.
Mio voto: 7 e mezzo / 10

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