Titolo originale: La mennulara (2002)
Roccacolomba. Sicilia. 25 Settembre 1963. E morta la Mennulara, al secolo Maria Rosalia Inzerillo, domestica della famiglia Alfallipe, del cui patrimonio e stata da sempre -e senza mai venir meno al ruolo subalterno - oculata amministratrice. Tutti ne parlano perchè si favoleggia sulla ricchezza che avrebbe accumulato, forse favorita dalle relazioni con la mafia locale. Tutti ne parlano perchè sanno e non sanno, perchè c'è chi la odia e la maledice e chi la ricorda con gratitudine. Senza di lei Orazio Alfallipe, uomo sensuale e colto, avrebbe dissipato proprietà e rendite. Senza di lei Adriana Alfallipe, una volta morto il marito, sarebbe rimasta sola in un palazzo immenso. Senza di lei i figli di Orazio e Adriana, Lilla, Carmela e Gianni sarebbero cresciuti senza un futuro. Eppure i tre fratelli, tornati nel deserto del palazzo di famiglia, credono di avere tutti dei buoni motivi per sentirsi illusi e beffati dalla donna, apparentemente rozza e ignorante, che ora ha lasciato loro uno strano testamento. Voci, testimonianze e memorie lasciano emergere un affresco che e insieme uno straordinario ritratto di donna e un ebbro teatro mediterraneo di misteri e passioni, di deliri sensuali e colori dell'aria, di personaggi e di visioni memorabili. Un grande romanzo. Una grande storia siciliana. (goodreads)
La lettura è partita lenta. Oltretutto, quando ci sono molti termini dialettali che non capisco, un po' mi indispone. Ho trovato un po' noioso, alla lunga, il gossip di paese, anche se è una cosa sempre attuale: la gente, quando non sa, si inventa storie che arrivano a rasentare l'assurdo.
Lo stile narrativo è un po' "datato", anche se probabilmente si adatta bene al periodo storico che vuole raccontare.
Il libro ha cominciato a prendermi di più quando, grazie al prete e al medico, viene raccontata, poco per volta la storia di questa mennulara, e di come mai è arrivata ad avere tanto "potere". Bisogna avere la pazienza di arrivare in fondo per capire tutto.
Interessante il fatto che la vera protagonista non agisce mai, perchè è già morta fin dall'inizio del libro.
Non è carino da dire, ma ho molto gioito per come è andata coi vasi da fiori (eh, non vi dico altro...).
Mio voto: 7 e mezzo / 10
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