Original title: Kelepir ev (2003)
Titolo inglese: Baksheesh
Kati Hirschel è una Berlinese trapiantata a Istanbul da una quindicina d'anni. Gestisce una libreria specializzata in gialli, per il resto il suo tempo è preso a occuparsi di una quantità di piccoli affari pratici che la sballottano da un estremo all'altro della sconfinata città che abbraccia il Bosforo. E parla, conversa continuamente e con chiunque, di ogni ceto occupazione e risma, amiche e vicini, amori, e personaggi con cui viene in contatto per il lavoro o per le altre incombenze: storie, particolari, vicende, incontri che finiscono per sommergerla di atmosfere metropolitane e, con lei, chi la segue nella sua giornata. È il ritmo di questa spericolata città (ultimo pezzo probabilmente di un cosmopolitismo orientale che non può sopravvivere che nell'Europa in cui l'Oriente è diventato mito) che la attraversa e i delitti in cui si lascia coinvolgere da investigatrice involontaria funzionano inconsciamente come ottimi pretesti per tuffarsi nel ribollente miscuglio di vizio affari e politica su cui galleggia la città. Un affarista è stato ucciso, un uomo che controllava lucrosamente un numero di posteggi in centro e speculava in aree edificabili. Caso vuole che il delitto sia avvenuto poco dopo un alterco con Kati, per via di un appartamento che la libraia vorrebbe comprare. Facile, per la polizia, sospettare di lei, ma è soprattutto l'invincibile curiosità che spinge Kati a occuparsi delle strane circostanze di una morte che non avrebbe dovuto avvenire così facilmente. I parenti della vittima, le sue passate fidanzate; e mentre Kati scorre come i grani di un rosario l'intera catena di conoscenze e contatti, piomba un secondo omicidio. Stavolta è immediato orientarsi verso i soci del morto e verso i circoli di politici fondamentalisti che univano la prima vittima con la seconda. (goodreads)
Il libro comincia con kati che litiga furiosamente col suo fidanzato avvocato, Selim. Oltre a ciò, il proprietario di casa di Kati le ha aumentato l'affitto di centocinquanta euro e lei non è disposta a pagare. Quindi, ora che non ha più la possibilità di andare a vivere con Selim, Kati deve cercare un appartamento. Infine, la sua aiutante Pelin ha litigato col fidanzato ed è depressa e Kati decide di ospitarla. Un'amica di Kati le suggerisce di smettere di pagare affitti e di trovare un appartamento da comprare. Kati così comincia ad aver a che fare con agenti immobiliari e impiegati del catasto pronti a farsi corrompere.
Kati trova un appartamento che le interessa che però è ancora occupato e se ne incapriccia al punto da trovare da litigare con chi le apre la porta. Ovvio che quando questo viene trovato morto, è a lei che pensano. Già qui la situazione sarebbe abbastanza complessa, perchè il morto ha vari fratelli tutti con traffici strani. Invece l'autrice ha voluto infilarci un secondo morto e anche le riunioni dei fondamentalisti politici che hanno provato un po' a sviare la ricerca.
Secondo giallo con protagonista la libraia appassionata di polizieschi che non vede l'ora di diventare investigatrice a sua volta. E' la seconda volta che ci prova e stavolta direi che ci riesce un po' meglio dell'altra, anche se mi è parso assurdo l'incapricciamento per un appartamento che non è libero. Quello che è interessante di questi libri, al di là del caso da risolvere che è sempre un po' contorto, è che viene presentata la caotica vita nella città di Istanbul, per quanto non so quanto siano contenti i Turchi della descrizione poco complimentosa che viene fatta della loro città...
Comunque, al giallo da risolvere si associano i problemi personali di Kati che, a mio parere, a volte mi sembra un po' scema...
Lettura carina, sicuramente proseguirò nella serie.
Mio voto: 7 / 10
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