Titolo originale: A Painted House (2001)
Luke Chandler, un ragazzino di 7 anni che vive con i genitori e i nonni in una piccola casa al centro di una piantagione di cotone, è il protagonista del nuovo romanzo di Grisham. E' il 1952, i Chandler non sono proprietari, ma solo affittuari di queste terre e, ogni anno, quando arriva il momento del raccolto, ingaggiano un gruppo di messicani e di braccianti delle vicine colline che per sei settimane li aiutano a raccogliere il cotone in condizioni di grande fatica fisica. Naturalmente un'annata non buona può determinare gravi problemi di sopravvivenza per i Chandler. Luke, testimone di tutto ciò, si trova nelle condizioni di dover crescere in fretta e viene coinvolto in situazioni e segreti che cambieranno per sempre la vita della sua famiglia. (goodreads)
Ammetto di aver letto poco di Grisham, ma per la monthly keyword sono incappata in questo titolo. Che grande scoperta! Gran bel libro! Sicuramente quello, finora, che mi ha emozionato di più.
Il libro è ambientato in Arkansas, durante la stagione della raccolta del cotone. La famiglia Chandler, come tutti i contadini della zona, non ha forze per fare il lavoro da sola e, come tutti, ingaggia una famiglia di montanari (gli Spruiit) e un gruppo di messicani capitanati da Miguel.
Fin dall'inizio vediamo le diverse dinamiche che si sviluppano tra i due gruppi. I montanari sono gente sanguigna, anche permalosa, se qualcosa non funziona potrebbero prendere su la loro tenda (tra l'altro piantata arbitrariamente proprio sopra al campo da baseball) e andarsene. I messicani sono più tranquilli, sono infaticabili. I messicani hanno viaggiato su carri bestiame trattati come animali, una cosa che fa imbestialire la mamma di Luke. Alla fattoria, tutti saranno trattati con grande rispetto e loro si comporteranno nello stesso modo.
Da entrambe le parti ci sono due teste calde: Hank Spruiit e il messicano Cowboy.
Tra gli Spruiit ci sono anche Tally, una diciassettenne che a Luke piace tantissimo, e Troi, un bambino col braccio deforme che non ha alcuna utilità nei campi ma che comincia a dipingere la casa dei Chandler di nascosto (e si scoprirà il motivo per cui lo fa, non è vandalismo).
Purtroppo non voglio raccontare molto della trama perchè è davvero bello scoprirla un poco alla volta come è successo a me. Posso dire che è carica di storia, di calore familiare, di preoccupazioni, di dinamiche varie tra i personaggi, di ruoli prestabiliti da rispettare. E di tanti, tanti segreti che arrivano alle orecchie del povero Luke che coi suoi 7 anni non sa come fare.
La famiglia di Luke è capitanata da nonno Pappy, uomo che ha fatto la guerra, parla poco, mostra poco il suo affetto, ed è costantemente preoccupato dalla raccolta del cotone. Poi c'è Jesse, figlio di Pappy e padre di Luke, anch'egli ha fatto la guerra ed è il braccio destro del padre. C'è nonna Ruth, un po' infermiera coi suoi intrugli imbevibili ma di lunghe vedute. C'è la madre di Luke, che non vede l'ora di andarsene dalla campagna per vivere in modo più dignitoso e alla quale è affidato l'orto. C'è la presenza di Ricky, fratello di Jesse, che sta combattendo in Corea e si spera che torni a casa sano e salvo.
Il tutto è raccontato da Luke, un bambino di 7 anni, che vuole giocare nei Cardinals, che si trova a dover portare segreti più grandi di lui e che, verso la fine del libro, avrà da portare a termine una grande missione. Tanti dubbi, tanta ironia, un bambino che vorrebbe essere considerato già grande ma che è solo in crescita.
Questo libro mi ha tenuta incollata alle pagine. Ero curiosa e partecipe delle vicende della famiglia e delle situazioni che si vengono a creare. Mi ha emozionato molto, soprattutto nel finale. Un libro di cui volevo vedere come andava a finire ma che mi dispiace che sia finito.
Mio voto: 9 / 10
Thanks for sharing your review with the Historical Fiction Reading Challenge.
RispondiEliminaThis book does sound good! I'll have to look for it!
RispondiEliminaSince it's set around cotton fields, it makes me think of All Over but the Shouting by Rick Bragg, which is a true story about his life and a tribute to his mom who kept her sons fed by picking cotton in the fields. It's funny and touching.